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ESCLUSIVA IN – De Grandis: «Responsabilità Inzaghi e non solo! Stagione deludente, però…»

Stefano De Grandis ha parlato in esclusiva su Inter-News.it. Il giornalista ha parlato con attenzione particolare al calo degli attaccanti, ma anche alla situazione di Simone Inzaghi e alla stagione dell’Inter tra campionato e Champions League.

De Grandis, iniziamo dalla partita dell’Inter contro la Salernitana. Si aspettava l’ennesimo stop in campionato dei nerazzurri?

No non me l’aspettavo questo stop, tanto è vero che avevo pronosticato una vittoria per l’Inter. Questo perché quando passi attraverso brutti episodi arriva una scossa, invece continuiamo a vedere il doppio binario, ossia quello delle coppe che funziona bene e quello del campionato che va male. È evidente che la rosa sia incompiuta, io ancora sono incredulo a pensare che una squadra come l’Inter sia a 51 punti. Non parlo del disavanzo del Napoli, ma la squadra di Inzaghi non è inferiore a nessuna delle compagini in lotta per la Champions League.

Inzaghi ha parlato di buona sorte non dalla parte dell’Inter in questo periodo (vedi articolo). Il pareggio è da additare alla sfortuna o c’è qualche responsabilità tra i giocatori e l’allenatore?

Parlare di sfortuna non è completamente sbagliato dopo le occasioni mancate, ma l’Inter doveva comunque vincere. Le responsabilità però ci sono, perché alcuni giocatori sono sotto media, perché ancora una volta i cambi peggiorano la prestazione. La squadra nel primo tempo ha dominato con un centrocampo, nel secondo si è presentata con centrocampo differente e senza Gosens che finalmente aveva convinto. Perché cambiare i migliori? È una cosa che accade spesso, come se ci fossero delle sostituzioni a orologeria. Questo secondo me è profondamente sbagliato, quindi le responsabilità di Inzaghi ci sono, così come quelle di Lukaku che sbaglia dei gol quasi già fatti. Qui vado però controcorrente, quasi tutti puntano il dito sull’attaccante che però ha fatto una delle migliori prestazioni. La crescita di Lukaku va vista in maniera positiva.

Tra i peggiori secondo me c’è stato Lautaro Martinez, che nei suoi periodi bui non riesce a dare aiuto alla squadra. Farà lo step successivo di crescita prima o poi, visto che nella stagione l’argentino vive sempre momenti di vuoto totale?

Da quel punto di vista io sono sbilanciato su Lautaro Martinez. Ho ricevuto magari delle critiche dai tifosi dell’Inter, come se io non mi accorgessi che è un grande uomo gol. Io però dico quello che hai detto tu, lui è un grandissimo realizzatore ma i fuoriclasse sono altri. Quando non fanno gol loro danno un contributo alla squadra, sono attaccanti sui quali i compagni si appoggiano. L’argentino non è questo, è un realizzatore che nei periodi bui diventa un elemento negativo. Non è uno che fa girare la squadra, ma non ho mai detto che non sia forte, sarei folle a dirlo. È un ottimo attaccante, ma i fuoriclasse secondo me sono altri.

Contando i problemi societari dell’Inter e la situazione creatasi, lei terrebbe Lukaku la prossima stagione?

Qui il discorso è complesso. Ci si deve confrontare con la spesa, quanto serve per tenere Lukaku? Da quel punto di vista bisognerà capire chi sarà il prossimo allenatore e con quale tipo di strategia tattica vuole costruire l’attacco. Il belga è uno che diventa fondamentale, devastante in velocità con tanto campo davanti come accadeva con Conte. Deve però stare bene, quest’anno non lo è stato. Faccio un esempio, se dovessi giocare con palleggio molto alto tipo il Barcellona, Sarri con il quale Immobile fa meno gol, De Zerbi, prenderei un attaccante diverso. Le condizioni sono due quindi: livello di spesa, perciò c’è il bilancio da guardare, e strategia del nuovo allenatore.

A OGNUNO LE PROPRIE RESPONSABILITÀ

A proposito di allenatore, secondo De Grandis la stagione dell’Inter, al netto delle sconfitte in campionato e del percorso nelle coppe, è positiva o completamente deludente? C’è una via di mezzo?

Completamente deludente no, c’è sicuramente una via di mezzo. Se però la domanda è secca ti rispondo di no, perché comunque il campionato è negativo. Io non dico che l’Inter debba vincere lo Scudetto, però secondo me è la seconda squadra in Italia. In questo mi scontro spesso con lo zio Bergomi, grande tifoso interista ed eccellente esperto di calcio. Secondo lui l’Inter è sopravvalutata, per me invece no. Non è peggio di nessuna delle squadre che seguono il Napoli. Gli manca sicuramente il giocatore che salta l’uomo. È una rosa costruita per il 3-5-2, che potrebbe cambiare forse, ma tanto Inzaghi non lo vuole cambiare il modulo. Ora rischia di arrivare quinta, quindi per me la stagione di Serie A è deludente. Vanno fatti i complimenti però per il cammino in Champions League.

De Grandis, su Inzaghi quali pensi che siano stati gli errori in stagione? Io vedo difetti, soprattutto nella gestione della squadra e nella comunicazione. Ci potrebbe essere una conferma nonostante i risultati per il prossimo anno, pensi che la dirigenza abbia ancora fiducia in lui?

Io non credo che ci sia una conferma per la prossima stagione. Facciamo finta che l’Inter va in finale battendo Benfica e quella che passa tra Milan e Napoli. Dopo diventa difficile cacciare un allenatore se dovessi arrivare in finale o addirittura vincere la Champions League. Inzaghi non riesce a leggere le partite e gestisce male i cambi. La rosa dell’Inter è lunga, se la sfrutti bene è un vantaggio, altrimenti diventa una trappola per i cambi sbagliati. Quante volte l’Inter è andata in vantaggio nel primo tempo, dominato la prima parte della partita poi nella seconda o l’ha persa o l’ha pareggiata. L’incidente Candreva su cui c’è la colpa di Onana arriva troppo in là nel tempo. È come se la squadra non avesse la forza interiore, una grande testa. Quello può dipendere anche dall’allenatore.

Un’ultima domanda, tra pochi giorni c’è il Benfica a Lisbona per l’Inter. Chi parte con i favori del pronostico?

Io dico 50 e 50. Ti devo dire che il Benfica a livello di spettacolarità mi piace più dell’Inter. I calciatori di Inzaghi hanno dimostrato con il Porto, con il Barcellona di essere squadra. C’è anche da sottolineare che il tecnico nella preparazione della partita singola, come le finali di coppa o i derby, non sbaglia mai. Pecca nella preparazione delle gare contro le piccole. L’Inter la capacità di essere molto forte senza però mostrare continuità.

Si ringrazia Stefano De Grandis per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Emanuele Rossi) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

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