Marotta: «Lukaku fa parte del passato! Arabia Saudita arma a doppio taglio»
C’è anche Marotta tra gli ospiti al Festival dello Sport a Trento, dove ha parlato di tantissimi temi legati all’Inter, come per Romelu Lukaku e gli obiettivi stagionali dell’Inter e altro ancora.
IL MOMENTO – Giuseppe Marotta analizza lo stato di forma della squadra nerazzurra in questo preciso momento: «L’Inter sta vivendo un momento positivo. Abbiamo maggiore consapevolezza nei nostri mezzi. Non è un incidente di percorso che influisce, c’è una tale compressione di appuntamenti tra club e nazionali che è normale vedere cali di tensione che vanno gestiti nel modo migliore. Qui ci deve pensare la società ma soprattutto lo staff tecnico. Seconda stella? Essere ambiziosi non è un difetto, ma un pregio».
SU LUKAKU – Marotta torna a parlare dell’attaccante belga e di quanto successo la scorsa estate: «Ormai fa parte del passato, quando si vive un rapporto di fiducia può diventare sfiducia ma anche delusione. Fa parte dello sport Lukaku fa parte di un passato recente, guardo al futuro che è la cosa più importante. Se dovesse parlare tutti sarebbero sotto shock? Liberissimo di farlo, ma non credo. Panchina in finale ha influito? l’accettare la proposta da parte dell’Inter non dipende da un episodio ma da un rapporto di grande rispetto e riconoscenza da parte nostra. Non vedo cosa possa creare come polemica. Ho sentito la storia dei 50mila fischietti. Cerchiamo di vivere bene il presente, concentrarci sulle nostre forze. Questa cosa può creare distrazioni».
IL “NUOVO” CALCIO – Beppe Marotta esprime una sua opinione riguardo il calcio arabo: «Il fenomeno arabo che in questa stagione ha portato grandi vantaggi economici ai club europei, ma le valutazioni andranno fatte dopo una o due stagioni. Se da una parte hanno portato ossigeno, dall’altra dal punto di vista della qualità e della competitività i nostri campionati rischiano di impoverirsi, quindi un’arma a doppio taglio. La loro strategia è quella di acquistare giocatori forti e anche giovani talenti. Poi questo va a cozzare con la vendita dei diritti televisivi che rappresenta la maggiore entrata nei club, quindi poi i broadcaster non ti pagano più come prima».
DERBY STAGIONALI – L’Amministratore Delegato dell’Inter parla dei derby stagionali: «Vincere contro il Milan o contro la Juventus? La vittoria dà una grande sensazione ed emozione. Parliamo di due avversari assolutamente di rango. Il Milan rappresenta un derby cittadino con sapore particolare. L’altra è una società storica e importante, non a caso viene chiamato “derby d’Italia”. Il primo derby l’abbiamo vinto, quindi ora tocca vincere con la Juventus (ride, ndr)».
ADDIO ANTICIPATO – Marotta esprime un suo parere riguardo l’addio dell’ex Commissario Tecnico: «Sono rimasto un po’ amareggiato, non immaginavo che Roberto Mancini ci abbandonasse, perché ritenevo potesse ancora continuare nella gestione del club più importante che è la Nazionale. Nello stesso tempo ho accolto con grande soddisfazione, da italiano, l’arrivo di Spalletti. È molto carico e partecipe, non ha accettato come se fosse un ripiego. Come lui in passato anche Antonio Conte, importante anche nel percorso dell’Inter. Il suo contributo è stato importante in una squadra che aveva delle difficoltà. Anche lui è stato importante fino alla vittoria dello scudetto».