Eriksen fa la differenza anche in movimento. Dove gioca nell’Inter di Brozovic?
Eriksen si sta riprendendo l’Inter a suon di giocate e prestazioni ormai inaspettate dalla critica. Il centrocampista danese è destinato a terminare la stagione a Milano e non è detto che debba alternarsi con Brozovic davanti alla difesa. Conte riuscirà a lavorare su una nuova coppia in mezzo al campo?
UN NUOVO REGISTA – La prestazione di Christian Eriksen in cabina di regia contro il Benevento toglie ogni dubbio a tutti gli scettici. Il centrocampista danese non è solo un’arma da utilizzare a partita in corso per battere i calci da fermo ma molto di più. E non serve specificare – nuovamente – che, quando scende in campo, è il giocatore che macina più chilometri. Il suo è un dinamismo diverso da quello di Marcelo Brozovic, che si nota di più per via di movimenti spesso inutili ai fini della giocata. Eriksen, invece, si muove intelligentemente e gioca di prima. Questa non è una critica al centrocampista croato, anzi. Dev’essere felice Antonio Conte di avere a disposizione due “registi” simili in rosa. Ma diversi. Due centrocampisti che si completano, almeno in teoria.
COPPIA CHE NON SCOPPIA – L’Inter a centrocampo non può fare a meno di Nicolò Barella, che sul centro-destra dà il meglio di sé. L’unica maglia che può essere messa in discussione è quella della mezzala sinistra, dove Conte ha provato praticamente chiunque. L’aut aut nel breve periodo porta a scegliere solo uno tra Brozovic ed Eriksen – con il primo favorito – davanti alla difesa. Così sul centro-sinistra può trovare spazio Arturo Vidal (più di Roberto Gagliardini e Stefano Sensi). Ma il salto di qualità tecnico-tattico può e forse deve passare dall’utilizzo di entrambi i “registi”. Intercambiabili durante la partita, come succedeva a inizio stagione con altri interpreti. Uno inizia come perno e l’altro da mezzala mancina. Alzandosi e abbassandosi all’occorrenza. Bisogna solo decidere con quale base iniziare a lavorare. Febbraio può essere il mese delle prove in allenamento, prima di vedere in campo un’Inter diversa. Con Eriksen insieme a Brozovic e non al suo posto.