Sconcerti: “Serie A? Ripresa solo a fine giugno. Coronavirus, una priorità”
Sconcerti ha espresso il suo pensiero sulla ripresa della Serie A e delle competizioni, dopo l’emergenza Coronavirus. Il giornalista sottolinea la necessità di condizioni uguali per tutti. Di seguito le sue dichiarazioni a “TMW Radio”
REGOLE CHIARE – Mario Sconcerti commenta le recenti parole di Gravina sulla Serie A: «Sono importanti perché sostiene che la volontà generale è quella di portare a termine il campionato e che se non si dovesse riuscire a farlo, ci sarebbe la non assegnazione dello scudetto. Ci saranno regioni che riapriranno prima di altre. Sento squadre che vogliono tornare ad allenarsi dopo Pasqua, ma ora ci sono regole molto precise e chiare. Credo che si possa arrivare ad una ripresa solo a fine giugno. Oggi si pensa ad una ripresa graduale per tutti, ma non sarà così».
CALCIO SECONDARIO – Mario Sconcerti sottolinea la priorità della salute nella lotta al Coronavirus: «Ci sono delle leggi. Finchè c’è l’emergenza, non ci si allena e non si gioca. La priorità è la salute. Per riaccendere un’epidemia basta un caso. Facciamo fatica a capire che la riapertura non sarà totale e immediata. In Cina ci sono state riaperture parziali. Dovremo aspettare la fine dell’epidemia. Se si può, si deve riprendere – dice Sconcerti -. E’ vero, il calcio italiano ha dimostrato di essere molto fragile, ma non si può tornare a giocare se il Governo non lo consente. I calendari devono essere fatti quando non ci sono più malati. Le coppe? La Uefa credo possa reggere il danno della non ripresa, così come la Fifa. Prima pensiamo a guarire. E non credo che i giocatori siano così vogliosi di tornare a giocare, in queste condizioni. Il pensare già al dopo temo stia riportando la gente in strada».