Pimco che fine ha fatto? Il dietrofront con l’Inter ‘per’ Zhang – TS

Fino a martedì scorso, sembrava che l’accordo fra l’Inter e Pimco fosse in dirittura d’arrivo. Poi il dietrofront e ora Zhang resta solo: Tuttosport spiega quali siano le condizioni realmente cambiate.
NIENTE VIA D’USCITA – Fino a pochi giorni fa non sembravano esserci difficoltà per Steven Zhang di tenersi l’Inter. Era pronto un nuovo prestito, da 435 milioni, individuando nel fondo americano Pimco l’ancora di salvezza per proseguire alla guida della società. Poi il ribaltone, con l’opzione che è venuta meno lasciando il presidente attuale senza via d’uscita. Se non quella di arrivare all’escussione del prestito da parte di Oaktree, perdendo la società. Motivo per cui ieri è arrivato l’ormai famoso comunicato di Zhang. Ma c’è da capire perché non si è giunti all’intesa con Pimco.
Pimco dice di no a Zhang, non all’Inter
POCA FIDUCIA – La sintesi di Tuttosport è chiara: Zhang non è stato considerato un pagatore affidabile. E non lo è a livello internazionale, perché di certo questa situazione non è rimasta nascosta. Il quotidiano di Torino ipotizza che Pimco non se la sia sentita di prestare i soldi a Suning con una via differente da un bond. Opzione che, peraltro, non trovava il gradimento di Oaktree pare per delle clausole scritte nel contratto. Le difficoltà di Zhang in Cina hanno avuto delle ripercussioni, pur non facendo uscire granché. Ora invece si sa quale sia la sua situazione con l’Inter, che ha provato ormai invano a risolvere con Pimco. E l’ipotesi di una proroga del prestito di Oaktree appare da escludere.
Fonte: Tuttosport – Federico Masini