Udinese-Inter mette in luce l’ombra di Young e della catena sinistra
In Udinese-Inter emergono lampanti i problemi della fascia sinistra nerazzurra. A partire da Ashley Young, come abbiamo discusso nel nostro HotPost subito dopo la gara.
IN OMBRA – Udinese-Inter non rimarrà negli annali come una partita memorabile. I nerazzurri non danno continuità alla vittoria contro la Juventus, e mancano l’occasione di agganciare il Milan (sconfitto dall’Atalanta). Ma nell’insieme di una prestazione complessivamente deludente, a emergere con chiarezza è l’apatia della fascia sinistra. Che già in passato avevamo evidenziato come la zona di campo meno brillante della squadra di Antonio Conte. E stasera si manifesta come una vera e propria zona d’ombra.
ASSENZE – Parlando di fascia mancina intendiamo considerare le prestazioni dell’intera catena di sinistra, composta da Ashley Young, Arturo Vidal e Lautaro Martinez. Analizzando il report della Lega Serie A, contro l’Udinese questi tre giocatori sono quelli con meno palloni toccati. 45 per il cileno, 32 per l’inglese, appena 13 per l’argentino: 90 palloni giocati in totale. Se dall’altra parte prendiamo in considerazione i giocatori impiegati simmetricamente, i palloni giocati ammontano a 196, più del doppio. Numeri che scendono drasticamente se si analizzano i passaggi riusciti: 33 per Vidal, 16 per Young, a malapena 7 per Lautaro Martinez. Si evidenzia quindi uno scarso dialogo tra questi compagni, che giocano nel fazzoletto sinistro del campo.
PENDENZE – Tra i giocatori più pericolosi dell’Inter, contro l’Udinese, c’è sicuramente Achraf Hakimi. Il marocchino è l’unico, assieme proprio a Lautaro Martinez, ad avere un’occasione da gol. E, con Vidal, è l’unico con almeno 2 tiri. Questi numeri sono altamente insufficienti, ma servono ulteriormente a dimostrare come vi sia un pesante squilibrio tra le due corsie esterne dell’Inter. Se poi analizziamo lo sviluppo del gioco, i dati che emergono da WhoScored sono ancor più palesi. Solo il 25% delle azioni totali dell’Inter si sviluppa a sinistra, contro il 47% della fascia opposta. A ulteriore supporto di tutta questa tesi arriva la heatmap dei nerazzurri:
CONSIDERAZIONI – La differenza di impatto nella manovra dell’Inter tra Hakimi e gli altri esterni in rosa è lampante. Tuttavia è necessario che i nerazzurri imparino ad occupare meglio la fascia sinistra. Soprattutto in partite come queste, dove è obbligatorio provare ad allargare le maglie avversarie. Per quanto riguarda poi i singoli interpreti, ogni discorso verrà riaperto solo in sede di mercato estivo. Ma, esattamente altri (in primis quello del portiere), non potrà più essere rimandato.