In Milan-Inter di domani (ore 18) ci saranno diversi incontri con il (più o meno recente) passato. Soprattutto per Calhanoglu, che avrà ulteriore desiderio di rivalsa sugli ex compagni.
SEMPRE DERBY – Il derby tra Milan e Inter è la stracittadina più sentita d’Italia. E la rivalità si è trasferita velocemente dagli spalti al campo. Non solo perché negli ultimi anni nerazzurri e rossoneri si sono giocati lo Scudetto, vincendone uno a testa. Ma anche per certi toni che una parte ha usato nel festeggiare. Ci riferiamo ovviamente ai festeggiamenti milanisti dello scorso maggio. In quell’occasione, Zlatan Ibrahimovic e compagni non mancarono di “punzecchiare” (eufemismo) Hakan Calhanoglu. E siamo sicuri che questo sarà il primo stimolo per il numero 20 dell’Inter.
ATTRAVERSO I NAVIGLI – I motivi per cui Calhanoglu è così inviso ai tifosi rossoneri è noto. Il suo passaggio all’Inter della scorsa estate, dopo aver rifiutato il rinnovo col Milan, venne visto come un atto di tradimento. E il gol del turco stesso nel derby di andata della scorsa stagione incendiò ancor di più gli animi dei tifosi milanisti. Calhanoglu chiude la prima stagione in nerazzurro con 8 reti in 46 presenze, portando a casa i primi due trofei della sua carriera. In rossonero ha vissuto invece quattro anni, conditi da 32 gol in 172 presenze. Ma nessuno trofeo.
TRASCINATORE – Ben diversi i trascorsi invece di Ibrahimovic. Che nel triennio 2006-09 servì l’Inter con 66 gol in 117 presenze. Contribuendo con decisione alla vittoria di 3 Scudetti e 2 Supercoppe Italiane. Al Milan lo svedese arriva a fine agosto 2010, dopo la sfortunata parentesi al Barcellona. E vi ritorna nell’inverno 2020 con la missione di riportare in rossonero quello Scudetto vinto per l’ultima volta nel 2011. Missione riuscita, nonostante un contributo relativo (27 presenze e 8 gol).
CONDOTTIERO – L’artefice del titolo rossonero della scorsa stagione è sicuramente Stefano Pioli. Che al Milan arrivò nell’autunno 2019 tra le perplessità generali. Le stesse che lo accolsero all’Inter nel novembre 2016. Ma la società in quell’occasione gli diede meno fiducia. E scelse di esonerarlo a tre giornate dal termine del campionato, dove l’Inter finì addirittura settima. In rossonero si prende anche lui una bella rivincita, arrivando a vincere il primo scudetto a 57 anni.
GIOVANI IN FASCIA – Tra gli ex giocatori del Milan oggi in forza all’Inter troviamo inoltre due esterni. Entrambi sul lato destro del campo. Innanzitutto Matteo Darmian, che ha fatto tutta la trafila nelle giovanili rossonere. Ma in Prima Squadra raccoglie la miseria di 6 presenze, prima di iniziare a girare l’Italia e l’Europa, fino allo Scudetto 2020/21 con l’Inter. E lo stesso percorso ha vissuto Raoul Bellanova, fresco di esordio in nerazzurro. L’ex esterno del Cagliari è cresciuto nel Milan nonostante la fortissima fede nerazzurra, senza mai trovare minuti in prima squadra. Chiude infine il gruppo degli ex l’ultimo acquisto dell’Inter del calciomercato 2022. Parliamo ovviamente di Francesco Acerbi, che nel Milan gioca per sei mesi nel 2013, raccogliendo 10 dimenticabili presenze.
Zlatan Ibrahimovic (A) – 117 presenze, 66 gol, 3 Scudetti, 2 Supercoppe Italiane
Stefano Pioli (All.) – 27 panchine, 14 vittorie, 3 pareggi, 10 sconfitte
Hakan Calhanoglu (C) – 172 presenze, 32 gol
Francesco Acerbi (D) – 10 presenze, 0 gol
Matteo Darmian (D) – 6 presenze, 0 gol
Raoul Bellanova (D) – 0 presenze
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