Sensi presente a metà servizio non basta: dati drammatici da jolly Inter
![Stefano Sensi - Inter](https://www.inter-news.it/files/2023/09/Sensi-780x470.jpg)
Sensi c’è ma non si vede all’Inter. E se la prima affermazione non è per niente scontata, la seconda esiste anche in seguito a un cambio di gerarchie che non lo vede coinvolto. Il jolly offensivo di Inzaghi resta ai margini del progetto tecnico-tattico nerazzurro nonostante tutto
ALTRO CHE CONTAGOCCE – La presenza di Stefano Sensi nella rosa dell’Inter nella prima parte di stagione non rappresenta un valore aggiunto. Anzi, il numero di presenze del centrocampista classe ’95 è fermo a uno. Gli 8 minuti più recupero di Cagliari-Inter, risalenti al 28 agosto, valgono zero. Per il resto, Sensi è presente nella lista dei convocati in Serie A cinque volte su dieci. Vale a dire il 50% delle volte possibili. Nessuna convocazione in Champions League, competizione in cui Simone Inzaghi non può schierare il suo “nuovo” numero 5 in quanto fuori dalla lista. Va anche detto che in due delle prime tre partite del Gruppo D non sarebbe stato comunque a disposizione per infortunio. Ciò significa che finora Sensi si è reso disponibile anche per meno della metà delle partite stagionali dell’Inter. E in occasione di Atalanta-Inter può “pareggiare” i conti. Problema o risorsa? I dati drammatici non mentono… ma non bastano mica.
Sensi c’è ma non si vede all’Inter
JOLLY AI MARGINI – La risposta è nelle scelte di Inzaghi più che nelle prestazioni di Sensi. Il ruolo di backup di Henrikh Mkhitaryan in Italia, lasciando all’alter ego Davy Klaassen la medesima funzione in Europa, è più che secondario. Inzaghi a fatica rinuncia al classe ’89 armeno. E quando lo fa può contare su Davide Frattesi come prima opzione ma anche su Kristjan Asllani, che sta scalando le gerarchie in mezzo al campo. A Sensi finora restano le briciole, più di Lucien Agoumé (4′ più recupero) ma meno dello stesso Klaassen (73′ più recupero). Pochissima considerazione a centrocampo. Assolutamente zero considerazione nonostante l’emergenza in attacco, che fa riflettere. Così non ha senso continuare insieme fino a giugno né gennaio: se Sensi può essere un jolly offensivo per l’Inter di Inzaghi – quando disponibile – che jolly sia. In campo, però…