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Skriniar-PSG, OK il prezzo è giusto ma nemmeno tanto: l’Inter e i non-rilanci

Skriniar sembra sempre più vicino al PSG, che in realtà non ha mai rilanciato per arrivare a soddisfare le richieste dell’Inter. Richieste che perdono forza di giorno in giorno a tal punto da far uscire notizie contrastanti. Il prezzo di cessione del difensore viene abbattuto mediaticamente per accelerare un lento addio. Qual è il prezzo giusto di tutta questa vicenda?

TELENOVELA DI MERCATO – Il Paris Saint-Germain vuole rinforzare la propria difesa. Ed è la prima notizia. L’Inter deve vendere un titolare per fare cassa. Questa è la seconda notizia, su cui si può discutere ma alla fine senza ottenere nulla. Che sia “deve” o “vuole” cambia poco: (almeno) un top player lascerà Milano anche quest’estate. E l’indicazione su chi potrebbe essere l’ha data proprio Beppe Marotta (vedi editoriale). Nasce così l’operazione con protagonista Milan Skriniar in direzione Parigi. Una telenovela che va avanti da oltre un mese. Dalla prima offerta (“il PSG offre 50 milioni di euro, l’Inter ne chiede 100”) fino all’ultima. Che deve ancora arrivare. O meglio, deve essere solo formalizzata, visto che da giorni si parla del fantomatico rilancio definitivo del PSG. In mezzo tante cifre e tanti nomi di contropartite – l’ultimo Arnaud Kalimuendo (vedi articolo) – mai prese in considerazione dall’Inter. Una forbice di 50 milioni tagliata man mano. E tanti dettagli trascurati. Dalla scadenza contrattuale di Skriniar (30 giugno 2023, ndr), che toglie forza all’Inter nella negoziazione. All’ingaggio proposto al centrale difensivo slovacco per restare a Milano (il doppio rispetto a ora) e quello ipotizzato per trasferirsi a Parigi (il triplo) che toglie qualsiasi dubbio su come potrebbe finire questa trattativa. Manca poco alla fumata bianca?

 

In casa Inter inizia anche la settimana di Skriniar

POCO TEMPO PER TRATTARE – L’operazione Skriniar tra Inter e PSG dovrà chiudersi presto. Ammesso che ci sia interesse comune – come sembra esserci – affinché venga chiusa. Tradotto: se il PSG vuole davvero Skriniar e l’Inter ha deciso di (s)venderlo, non potranno esserci ostacoli. E temporeggiare serve solo a posticipare il mercato in entrata legato alla “dolorosa” cessione pianificata. Come già visto con Achraf Hakimi poco più di un anno fa. E questo a prescindere dalla volontà dell’attuale numero 37 nerazzurro di restare ad Appiano Gentile per diventare una bandiera dell’Inter. Uno scenario romantico che mal si sposa con la realtà attuale in casa nerazzurra. La realtà oggi dice: o dentro o fuori, senza aspettare il 1° settembre. E nemmeno il 1° agosto. Anzi, prima si mette nero su bianco e meglio è per tutti. Perdere/Prendere altro tempo? Nessuno se lo può permettere. Ecco perché in questa settimana quasi sicuramente verrà definito tutto, in un senso o nell’altro. Ipotizzare che Skriniar possa scendere in campo con la nuova maglia dell’Inter per poi andarsene, stravolgendo tutti i piani di Simone Inzaghi in difesa, è utopia. Oltre a non essere corretto nei confronti di Inzaghi e dello stesso Skriniar. La stagione quest’anno inizia troppo presto per poter concludere il mercato sul gong. E quando si tratta di grosse operazioni, come già visto in entrata per Romelu Lukaku, bisogna affrettarsi. E finora la fretta – paradossalmente – non sembra essere amica di nessuna delle parti coinvolte…

Skriniar pallina nel ping pong tra Inter e PSG

PREZZO (IN)GIUSTO – Del resto, la trattativa mediatica va avanti da un mese senza alcun punto di contatto. Dalla forbice iniziale 100-50 si arriva, a fatica, a qualcosa di più concreto. L’Inter scende a 90, il PSG sale a 60 bonus compresi. Mancano sempre 30 milioni, almeno. Poi l’Inter fissa il prezzo: per meno di 80 milioni non si siede nemmeno a trattare (sebbene stia già trattando a partire da un’offerta inferiore di 30 milioni…). Così il PSG rilancia. E rilancia ancora. O meglio, promette di rilanciare. Si va dai 60 più bonus ai quasi 70 bonus compresi, fino ai 65 con bonus ancora tutti da definire. Le contropartite vanno e vengono, impossibile citare tutti i nomi fatti. E di 80 milioni nemmeno l’ombra. Alla fine la forbice si è dimezzata ancora: restano gli ultimi 15 milioni. L’Inter abbassa le pretese a 70, il PSG lavora sui bonus. Alla fine 65 milioni circa, oscillanti tra 60 e 70 come Hakimi, è il prezzo giusto se l’Inter ha deciso di (s)vendere Skriniar. Non è un prezzo che giustificherebbe un sacrificio simile né risolverebbe i problemi finanziari e sportivi, ma poco importa. Quando si prende una decisione, bisogna valutare sempre pro e contro: la decisione presa/da prendere è cedere Skriniar, non ottenere il massimo dalla sua cessione. Ora è tempo di decidere se accettare l’epilogo oppure cambiare idea in extremis.

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