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Thuram: «All’Inter due anni dopo, finalmente! Gol a Milan e Roma…»

Thuram ha raccontato la sua storia, curiosità e retroscena soprattutto riguardo il suo arrivo all’Inter due anni dopo il primo contatto con la dirigenza. In una lunga intervista rilasciata su DAZN nel format “Heroes”, il numero 9 nerazzurro ripercorre la sua storia attraverso le vignette di fumetti realizzati appositamente per lui.

NEL DESTINOMarcus Thuram svela alcuni retroscena del suo arrivo all’Inter: «Il primo che mi ha scritto è stato Dimarco, mi ha dato il benvenuto dicendo che mi aspettava da due anni. Sono stato tutti i giorni al telefono con lui, forse più di papà. Due anni prima quando ancora ero al Borussia Monchengladbach potevo venire qui, solo che poi mi sono fatto male, anche se immaginavo di vestire la maglia dell’Inter. Quando poi non è successo mi ha fatto malissimo. Erano gli ultimi giorni di mercato e da una settimana parlavo con l’Inter. La dirigenza mi è sempre stata vicina e anche per questo due anni dopo per me era una scelta ovvia venire qui. Quando sono entrato in campo per la prima volta a San Siro ho detto “finalmente”. Ho provato a inserirmi il meglio possibile nella squadra e conoscere i compagni, per me è stato più facile parlando già italiano. Arrivavo in una squadra già fortissima che aveva giocato una finale di Champions League. Sono davvero migliorato da quando sono arrivato in questa squadra dal punto di vista della tattica».

Derby e finale Mondiale, esperienze indimenticabili

IL DERBY – Thuram racconta in particolare l’emozione di segnare un gol contro il Milan: «Ricordo una ripartenza, Lautaro Martinez manda Denzel Dumfries in profondità. Vado a recuperare la palla e dopo vedo che Thiaw non mi attacca subito, vuol dire che ho tempo di girarmi, lo punto e tiro. Quando chiudo gli occhi vedo ancora il campo e le due coreografie. La settimana era stata normale, avevo chiesto alcune cose a Mkhitaryan, però non voleva dirmi troppo perché mi disse: “Lo vedrai tu stesso”. Merito mio nei gol di Lautaro Martinez? Non penso che ha bisogno di qualcuno per fare gol (ride, ndr)».

AL MONDIALE – Thuram ricorda con un po’ di amarezza la finale della Coppa del Mondo contro l’Argentina di Lautaro Martinez: «È stata una partita spettacolare. La sconfitta? È la vita, capita di vincere e di perdere. Ci penso spesso, però non posso cambiare niente. Lautaro Martinez mi ha preso in giro? Sì, ne abbiamo parlato (ride, ndr). Mi ispiro al 100% a Benzema, è il numero 9 che mi piace di più, è un giocatore completo. Ci sono tanti consigli che mi ha dato, ma il più importante è quello di rispettare il gioco. Ogni situazione nel campo devo dare una risposta giusta».

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