ESCLUSIVA IN – Biasin: «Inzaghi? Solo una pecca. Pausa una benedizione»
L’Inter attende il 3 aprile per affrontare la Juventus in Serie A. Un match chiave per la corsa scudetto per tenere vive le speranze nerazzurre. Inter-News.it ha intervistato in esclusiva il giornalista di LiberoQuotidiano Fabrizio Biasin.
MOMENTO – L’Inter non vive un bel momento e queste due settimane di pausa sono fondamentali. I nerazzurri preparano la sfida alla Juventus e su questo, Fabrizio Biasin si è soffermato nella seconda parte della nostra intervista. Se ti sei perso la prima parte, puoi ritrovarla di seguito (vedi articolo).
7 punti in 7 giornate. Cosa si è rotto nell’Inter?
Sono una serie di concause. Dal punto di vista fisico l’Inter ha affrontato un calendario molto complicato e se le affronti ogni tre giorni è comprensibile un certo calo. Non è comprensibile invece che l’Inter perda punti contro squadre quando sei nettamente più forte. In questo momento è più psicologica che fisica la problematica. Queste due settimane di pausa, per una volta, sono una benedizione. Possono aiutare Inzaghi a ritrovare la dimensione pre-natalizia. Io non credo che l’Inter potesse giocare tutte quelle partite a quel livello ma nemmeno che sia questa Inter qui. Se si trova il giusto compromesso secondo me l’Inter può fare un bel finale di stagione. Ovviamente la partita contro la Juventus è fondamentale: da quel risultato si capirà se sarà un bel finale di stagione o un supplizio.
Inzaghi al centro delle critiche.
Complessivamente – spiega Biasin – reputo il lavoro di Inzaghi più che positivo. E’ arrivato in una situazione difficile, alcuni giocatori sono andati via, Eriksen ha avuto i problemi che sappiamo. Ma nonostante questo ha portato l’Inter agli ottavi di finale di Champions League, in semifinale di Coppa Italia, ha vinto una Supercoppa. Certo, il trend al momento non è positivo e, sugli ultimi risultati, qualche errore si è visto. Il fatto che in assenza di Brozovic si sia insistito prima con Vidal, poi con Vecino e Barella ma anche con Calhanoglu, significa che non ha pensato di ragionare su un’Inter diversa dal punto di vista tattico e questo èuna pecca. Una squadra non può prescindere da un unico giocatore altrimenti diventa attaccabile. Siccome Inzaghi è bravo deve pensare a delle alternative tattiche. Sui cambi, sinceramente non mi esprimo. Quando vanno bene è un genio se vanno male invece è un cretino. Credo che lui semplicemente debba trovare un’alternativa tattica quando non c’è Brozovic.
Scudetto, lo vincerà l’Inter?
E’quello che spero per il mio cuore e per tutti i tifosi dell’Inter di vincerlo (ride, ndr).