Sabatini: «Inter, né pazza né infallibile. Zhang? Il presidente è un altro!»
In casa Inter il clima è di assoluta felicità, all’indomani dei festeggiamenti per lo scudetto. Sandro Sabatini, intervenuto su Radio Sportiva, sceglie una nota leggermente polemica per parlare della presidenza e della storia nerazzurra.
ROMANZO POPOLARE – Sandro Sabatini è ospite della trasmissione radiofonica “Microfono Aperto” il giorno dopo il tripudio dell’Inter a Milano. Il giornalista, però, si sofferma su altre questioni: «Il Presidente dell’Inter di fatto è Giuseppe Marotta. E che sia un punto di forza il fatto che Zhang sia a Nanchino, impegnato per un anno a rimediare al prestito, mi sembra un racconto stonato con la realtà. Il Presidente dell’Inter è un presidente manager e si chiama Giuseppe Marotta. L’Inter adesso è un po’ meno bohémien? Quell’etichetta di Inter Pazza ce l’aveva solo perché ogni tanto crollava sul più bello, oppure perché aveva fatto tre gol alla Sampdoria. È un racconto. Non era pazza quell’Inter e non è infallibile e scientifica questa. È un po’ il romanzo popolare di una quadra che accompagna gli anni e le esperienze di vita di tutti i tifosi».
PRIVI DI COMPETENZE – Sandro Sabatini continua, ancora sulla presidenza dell’Inter: «Accanimento su Zhang? C’è un’approssimazione generale con cui adesso si parla di fallimento sportivo e generale. Il 99,99% delle persone che frequentano un social o ascoltano una trasmissione sportiva, di finanza non capisce nulla, e io mi metto fra quelli. Da uomo di buon senso, però, dico che è sotto gli occhi di tutti che Zhang aveva un prestito e per pagarlo ne ha acceso un altro. Poi che siano tutti meccanismi finanziari per portare ad un progetto pagando interessi, io questo progetto non sono in grado di giudicarlo perché non ho la minima competenza».