Inzaghi, esonero prima dell’Inter e veleni: «Sabatini senza senso!»
Inzaghi non è più l’allenatore della Salernitana e quindi in panchina contro l’Inter di suo fratello Simone, prossima avversaria venerdì in campionato, non ci sarà lui ma Liverani. L’ormai ex tecnico granata saluta con affetto tifosi e città ma non le manda a dire alla società e al direttore sportivo Sabatini
ADDIO E VELENI – Filippo Inzaghi non è più l’allenatore della Salernitana e dunque in panchina contro l’Inter di suo fratello Simone, nel match in programma venerdì a San Siro, ci sarà Fabio Liverani. L’ex attaccante di Milan e Juventus su Instagram saluta la città di Salerno e i suoi appassionati tifosi, attaccando la società e Walter Sabatini. Di seguito le parole di Inzaghi:
“Il momento della separazione è sempre complicato, specie quando si subisce la decisione. Salerno in pochi mesi mi è entrata dentro. In giro per le strade, tifosi e gente comune mi fermano, con rammarico e dispiacere, per un saluto, una foto, una stretta di mano. L’unica parola che ora sento di dire dal cuore è: “grazie”. Per l’accoglienza, la stima e la fiducia. Non sento il peso di un fallimento, sento la debolezza di una missione incompiuta non per mia volontà, assieme al grande senso di responsabilità per una città e una tifoseria tra le più belle d’Italia. Confermo che per due volte ho provato a scuotere l’ambiente dall’interno, paventando le mie dimissioni ma sono sempre stato persuaso a continuare perché infondo anche per me vale una sola frase: FINO ALLA FINE.
Ho sposato il progetto con trasparenza e quest’ultima è ciò che avrei voluto, soprattutto sul mercato che, a mio avviso è stato tardivo e non in linea.
A poco servono oggi le frasi consolatorie del direttore Sabatini, anche perché non vedo il senso di chiedere scusa su un proprio errore e tagliare la testa ad un altro.
Io vivo per il calcio e per la lealtà che mi ha insegnato è per questo che amo la tifoseria, perché è leale e purtroppo è ciò che vorrei anche all’intero dell’ambiente ma forse sono utopico.
Infine a poco servirebbe dire che la Dea bendata con noi ha girato la testa da un’altra parte.
Ora spero tutto ritorni a girare come la piazza merita ed auguro ai miei giocatori di continuare il percorso di crescita iniziato 3 mesi fa assieme!
Li abbraccio tutti con affetto, vi abbraccio tutti con affetto e sempre “macte animo””.