Facchetti: «Atletico Madrid? Complicato, ma l’Inter non ha paura!»
Anche Gianfelice Facchetti esprime il suo parere sull’esito del sorteggio dell’Inter per gli ottavi di Champions League. Il figlio della colonna nerazzurra riconosce le potenzialità dell’Atletico Madrid, ma resta fiducioso. Di seguito le dichiarazioni dell’ospite di Radio Sportiva, che ha parlato anche del capitano Lautaro Martinez.
EUROPA – Gianfelice Facchetti analizza la portata degli ottavi di Champions League dell’Inter: «È un sorteggio all’altezza dell’Inter perché questa squadra può giocarsela. Certamente non c’è da dire quanto siamo stati fortunati, però poteva essere anche più ostico perché c’erano dei colossi che sarebbero stati più difficili. Contro l’Atletico Madrid è una partita molto complicata perché è una squadra abituata ad arrivare spesso in fondo in Champions League e con un allenatore che è alla guida da tanti anni. C’è esperienza, c’è consapevolezza, ma l’Inter è vice campione d’Europa e quindi non ha paura. Anche quest’anno percorso positivo in Europa? Lo si spera sempre. Dipende da come ci arrivi, da quello che accade in campionato, e non è un mistero che è quello l’obiettivo su cui si punta di più. È presto per tirare qualsiasi tipo di considerazione, anche perché non è ancora finito il girone d’andata. Con i calendari così serrati sappiamo che gli equilibri sono molto delicati.
Dalla Champions League al campionato. Il pensiero di Facchetti sull’Inter
SOLIDITÁ – Gianfelice Facchetti dice la sua anche sul campionato: «Nelle ultime settimane l’Inter affrontava trasferte a Napoli, a Roma con la Lazio, che storicamente con noi ha precedenti a suo vantaggio. Credo che nessuno pensasse che l’Inter ne sarebbe uscita così brillantemente a livello di risultati. Senza subire praticamente mai gol, segnandone parecchi, con una dimostrazione di solidità. In questo momento quel margine di quattro punti sulla Juventus è stra-meritato. Bisogna confermarlo e farlo diventare anche maggiore nei confronti di chi sta dietro. Ma anche per avere la tranquillità poi di presentarsi a primavera e potersi giocare qualche chance in Europa senza l’ansia di perdere terreno in campionato».