Cesari: “Lazio-Inter, Guida condizionato da un fischio ritardato. Espulsi…”
Lazio-Inter di ieri ha visto diversi episodi da moviola, per situazioni contestate (vedi articolo). L’ex arbitro Graziano Cesari, nel corso di “Pressing Serie A” su Italia 1, commenta le espulsioni che Guida ha dato a Immobile e Sensi, ma non solo.
IL PRIMO ERRORE – Graziano Cesari fa la moviola di Lazio-Inter: «Molto nervosismo per Marco Guida in campo, il tabellino finale recita otto ammonizioni e due espulsioni. L’episodio scatenante è al 64′, quando l’Inter chiedeva il cartellino rosso per Marco Parolo per chiara occasione da gol. Su lancio di Alessandro Bastoni la mano destra di Parolo si allarga, quasi per ammorbidire e indirizzare la traiettoria. Il cartellino rosso non esiste, ma un calcio di punizione il giallo per il giocatore, che ha interrotto un’azione potenzialmente pericolosa, ci sta tutto».
ESPULSIONE NUMERO UNO – Cesari prosegue l’analisi di Lazio-Inter: «Da questo momento se ne vedono di tutti i colori. Cinque minuti dopo rosso a Ciro Immobile e giallo ad Arturo Vidal, perché? Guida non fischia immediatamente ma in ritardo un fallo di Vidal su Immobile. Vidal si sente autorizzato ad andare a rialzare Immobile, che non ci sta e gli dà una manata. Per Guida e per il regolamento questa è una reazione, punibile col cartellino rosso. Giusta l’espulsione per Immobile e il cartellino giallo per Vidal, che rimane a terra colpito. Non si può dire assolutamente nulla sulla dinamica finale, si può dire che il ritardato fischio ha condizionato tutto. Da un arbitro internazionale mi aspetto un comportamento un po’ più qualificante: Guida è un First Class, è un arbitro che sta facendo molto bene in Europa. Questa dev’essere una situazione gestita in modo diverso».
LAZIO-INTER DIECI CONTRO DIECI – Per Cesari è giusto anche il secondo rosso: «All’86’ Guida ha usato lo stesso metro di giudizio, quando su rimessa laterale Stefano Sensi e Patric vengono a contatto. Patric forse a scoppio ritardato va a terra, però Sensi assesta una manata al collo di Patric. I provvedimenti disciplinari non li contesto, ma un arbitro internazionale dev’essere più reattivo e più pronto. Un arbitro internazionale deve evitare questo».