Analisi tattica Benfica-Inter (3-3): Inzaghi cambia dal 1′ e non cambia più
![Analisi tattica Benfica-Inter | Focus sulla partita della squadra di Simone Inzaghi in Champions League](https://www.inter-news.it/files/2023/11/Benfica-Inter-Analisi-Tattica-780x441.png)
Analisi tattica di Benfica-Inter, terminata 3-3 dopo una clamorosa rimonta. La tripletta dell’ex nerazzurro Joao Mario nel primo tempo fa scattare tardi l’Inter “B” di Inzaghi, che nella ripresa recupera cambiando solo approccio e sfiora addirittura la vittoria nell’assedio finale. Di seguito la breve analisi tattica, a caldo, della partita giocata dall’Inter di Inzaghi in Champions League
PREPARAZIONE – La rivoluzione di Simone Inzaghi a Lisbona porta frutti solo ai padroni di casa. Nello specifico al grande ex Joao Mario, che trova la rete addirittura tre volte solo nel primo tempo. Tutte e tre le tre volte grazie a errori clamorosi da parte sia della difesa (distratta) sia del centrocampo (inesistente) dell’Inter in versione B. Quando la squadra nerazzurra è in possesso di palla, la manovra è lenta, macchinosa e senza spunti. Semplice giropalla tra centrali difensivi alla ricerca di un mediano che riceva, sperando nell’imbucata giusta per la coppia offensiva con l’obiettivo di tagliare in due la mediana avversaria. L’occasione da gol arriva pure ma Marko Arnautovic spreca. L’approccio nerazzurra non è nemmeno avvicinabile a quelo di un allenamento, dove in genere si sprecano più energie. Poca collaborazione e poco filtro. Troppe disattenzioni e troppi errori. Il fatto che non ci sia praticamente niente in palio non è una scusa, perché dalle alternative ai titolari ci si aspetta sempre una prestazione convincente alla prima occasione utile. Questo non succede nel primo tempo di Benfica-Inter: di chi è la colpa e perché?
Analisi tattica Benfica-Inter: le mosse di Inzaghi
LETTURA – Nell’intervallo Inzaghi non fa cambi e la scelta (coraggiosa?) lo premia. Il gol di Arnautovic a inizio ripresa fa scoccare la scintilla, che porta al bis con Davide Frattesi e addirittura al tris con Alexis Sanchez su rigore. Le modifiche arrivano solo nell’ultimo quarto di gara, quando l’Inter è a trazione offensiva e arriva al triplice fischio finale con almeno quattro titolarissimi di primo livello. E se da una parte è vero che Marcus Thuram fa la differenza con le sue progressioni palla al piede, dall’altra è altrettanto vero che la fiducia riacquisita modifichi la prestazione dei titolari buttati nella mischia da Inzaghi. Si vede una squadra finalmente aggressiva e veloce nel trasformare le azioni da difensive a offensive. Piovono cross, si insiste sui filtranti e il possesso palla non è mai in discussione. Nell’ultimo quarto d’ora abbondante in superiorità numerica, grazie al recupero extra large, solo la traversa nega a Nicolò Barella la gioia del gol. Probabilmente da 3-0 a 3-4 sarebbe stato troppo per tutti. Il primo posto nel girone nel Gruppo D è ancora possibile: il futuro nerazzurro agli Ottavi di Champions League adesso passa da Milano. Ma contro la Real Sociedad c’è spazio solo per il secondo tempo di Benfica-Inter…
NB: Clicca qui per leggere anche l’analisi tattica sulle partite precedenti dell’Inter di Inzaghi.