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Nota tattica di Inter-Roma: Asllani gioca regista titolare e non demerita

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Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Roma parliamo della partita di Asllani.

ESORDIO DA TITOLAREInter-Roma alla fine dopo tanti rumors ha visto partire titolare Kristjan Asllani come vertice basso del centrocampo, al posto dell’infortunato Marcelo Brozovic. Una scelta naturale, ruolo per ruolo, che però era diventata tutt’altro che scontata. Inzaghi, privato praticamente di ogni altra alternativa, ha mandato in campo l’albanese per la sua prima presenza in nerazzurro dal primo minuto. E il giovane, pur in un contesto complicato, non ha demeritato (vedi pagelle). Mostrando di essere cresciuto dall’ultima volta col Villarreal.

PRESENTE IN REGIA – Asllani come detto ha giocato al posto di Brozovic, quindi nel ruolo centrale dei tre di centrocampo nel 3-5-2. Quello per cui è stato comprato. Giocando per 77 minuti totali. Questa è la sua heatmap di Inter-Roma presa da WhoScored:

L’albanese è stato attento a occuparsi della prima impostazione, abbassandosi spesso al livello dei difensori. Non solo in zona centrale, ma spostandosi anche a destra o a sinistra. A seconda di dove vedeva spazio. Le sue letture in questa prima regia sono state buone e hanno aiutato la squadra nella circolazione bassa. Malgrado il pressing avversario, è riuscito a smarcarsi anche grazie al suo dinamismo. Infatti ha chiuso la partita come quarto per km percorsi con 10,469, e i giocatori che lo hanno superato hanno finito la gara senza cambi.

PRIMO NON SBAGLIARE – Andiamo a vedere la grafica coi tocchi di Asllani, sempre da WhoScored:

In totale sono 62, quinto della squadra, con 52 passaggi di cui 50 riusciti. Il che vale il miglior dato di percentuale realizzativa dell’Inter, il 96%. Un dato che si spiega anche perché Asllani ha rischiato poco, giocando il più possibile in modo semplice. I 21 passaggi realizzati in avanti infatti sono meno di quelli dei suoi compagni di centrocampo. Una scelta comprensibile per la sua prima da titolare, per di più in un big match. Al conto aggiunge 2 tiri e 2 falli subiti. Un esordio senza squilli, ma ordinato, compreso nella tattica collettiva, che merita fiducia. Giocato col primo obiettivo di non sbagliare. Un primo passo su cui costruire.

Pubblicato da
Giulio Di Cienzo

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