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Bisseck, col Benfica gara di luci e ombre, ma mostra personalità

La prestazione di Bisseck in Benfica-Inter non è facile da riassumere in un voto. Il difensore ha vissuto un inizio shock, con pesante responsabilità sulle reti al passivo, ma non è uscito mentalmente dalla gara riuscendo a imporsi come fattore nell’impostazione e anche a prodursi in interventi difensivi importanti.

PARTITA A DUE FACCE – Bisseck non ha vissuto una serata facile a Lisbona. L’inizio di Benfica-Inter è stata uno shock per tutti, ma in particolare per lui. Con tre gol arrivati tutti dalla sua parte, dall’uomo che doveva seguire. Un inizio di partita che ha condizionato il suo voto finale, ma che non ha fatto uscire mentalmente dalla partita il tedesco.

FIDUCIA DAL TECNICO – Inzaghi nella sua rotazione quasi integrale ha mandato in campo Bisseck da titolare. La seconda volta di fila in Champions League. E lo ha lasciato in campo tutti i novanta minuti. Nessuna sostituzione malgrado l’inizio preoccupante. Una fiducia che ha permesso al ragazzo di mostrare la sua personalità. Questa è la sua heatmap presa da Sofascore:

Il tedesco ha giocato come difensore di destra, e la sua presenza in campo si è sentita. Ha coperto molto campo e gestito molti palloni, crescendo moltissimo nel secondo tempo insieme a tutta la squadra. Riuscendo così anche a riscattare in parte gli errori iniziali dal punto di vista difensivo.

Questa è la grafica dei suoi tocchi presa da Whoscored:

Bisseck in totale ha messo insieme 115 tocchi. Primo della partita. Con 101 passaggi tentati, di cui 92 realizzati (91%). Il principale riferimento dell’impostazione dal basso, che ha macinato gioco per tutti i minuti della gara. Un segnale positivo per quanto riguarda il gioco palla al piede, in cui si è dimostrato affidabile e anche intraprendente con gli inserimenti (due tocchi da esterno, un cross, un tiro, un dribbling). Da rivedere l’applicazione difensiva. Per Bisseck nessun contrasto e nessun intercetto, oltre alla sensazione di avere poca percezione di cosa gli succede alle spalle. Ha messo insieme però 3 spazzate e 2 respinte (migliore della squadra in entrambe), producendosi nel secondo tempo in un recupero che ha mantenuto il risultato in equilibrio. Un buon segnale dal punto di vista della tenuta mentale, in una gara in cui molti giovani con poca esperienza sarebbero naufragati dopo venti minuti.

 

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