Lautaro Martinez dice no ai milioni arabi! Inter serena: i motivi – TS
Lautaro Martinez rifiuta l’offerta dell’Arabia Saudita e va avanti, insieme all’Inter. TuttoSport spiega le motivazioni e racconta l’atmosfera di Viale della Liberazione.
RIFIUTO – Lautaro Martinez e l’Inter sono sulla stessa lunghezza d’onda: l’intenzione è quella di proseguire ancora insieme. I milioni, per la precisione 60 all’anno per quattro stagioni, offerti da una società dell’Arabia Saudita – stando alla notizia sganciata dall’Argentina nelle scorse ore – non fanno gola al Toto di Bahia Blanca. La dirigenza nerazzurra, dunque, può dormire sonni tranquilli, almeno per quanto riguarda la sua punta di diamante. Secondo quanto emerge da TuttoSport, infatti, nella sede dell’Inter c’è un ambiente sereno, soprattutto alla luce delle volontà del giocatore. Nei piani di Lautaro Martinez non è contemplata la Saudi Pro League, almeno non nell’imminente futuro. Continuare a battersi in Serie A e, soprattutto in Champions League, invece sì. La giovane età del calciatore e il nuovo ruolo supremo, quello di capitano, ritagliatosi in nerazzurro tranquillizza l’Inter. A ciò si aggiunge anche la situazione familiare dell’argentino: la famiglia del numero 10 sta bene a Milano, con un’attività ristorativa ben avviata. A gestire il ristorante, tra l’altro, è proprio la moglie di Lautaro Martinez, Augustina, in dolce attesa del secondogenito. I motivi per non avere dubbi sul no all’Arabia Saudita dell’attaccante, dunque, ci sono e non sono pochi. I tifosi nerazzurri possono tirare un sospiro di sollievo anche sul fronte societario: all’Inter basta aver ceduto André Onana e Marcelo Brozovic. Per questa sessione di mercato non sono previsti altri dolorosi sacrifici. Le pagine del quotidiano sportivo, però, avvisando che, qualora dovesse arrivare un’offerta superiore ai 100 milioni di euro, l’Inter potrebbe prenderla in considerazione. Ciò, comunque, non riguarda solo Lautaro Martinez ma vale per qualsiasi altro calciatore, nerazzurro e non.
Fonte; TuttoSport – Simone Togna