Dumfries in ritardo e in uscita: l’Inter rifiuta uno scambio ma ha un piano – TS
Dumfries è il nuovo punto interrogativo della formazione-tipo dell’Inter di Inzaghi. Se non altro perché è uscito dai radar dopo l’infortunio. E la situazione rinnovo contrattuale non aiuta in ottica futura. A riportarlo è Tuttosport, che fa il punto sul futuro dell’esterno olandese
STATO DI FORMA – Periodo con molte più ombre che luci per Denzel Dumfries, che Simone Inzaghi non sta utilizzando in queste ultime uscite. L’esterno destro olandese, dopo essere guarito dalla lesione muscolare ai flessori della coscia sinistra, è in ritardo di condizione. E dovrà impegnarsi tanto per recuperare posizioni. Un problema in più in vista della trasferta di Firenze. Anche perché Dumfries, in permesso per motivi familiari in Olanda, non sarà certo pronto per Fiorentina-Inter di domenica sera. Inizierà nuovamente dalla panchina e potrebbe restare seduto per tutta la partita se non dovessero esserci emergenze. Con la novità Tajon Buchanan ancora in fase di rodaggio negli schemi di Inzaghi, toccherà nuovamente a Matteo Darmian agire da quinto destro a centrocampo. Il ritardo di condizione di Dumfries oggi è un problema per l’Inter.
Dumfries sempre più lontano dall’Inter
RINNOVO IN SALITA – Nel frattempo la distanza tra Dumfries e l’Inter sul rinnovo contrattuale è sempre più netta. Ancora di più dopo lo stop alle agevolazioni garantite dal Decreto Crescita, vista la richiesta di 5 milioni netti annui per rinnovare il contratto in scadenza il 30 giugno 2025. L’Inter vuole evitare altre beffe in stile Milan Skriniar e in estate cederà Dumfries al migliore offerente. Sperando in un EURO 2024 convincente con la maglia della Nazionale Olandese, così da far lievitare il prezzo. Per quanto riguarda il possibile erede, uno dei papabili nomi si trova a Bergamo. Nemmeno presa in considerazione l’ipotesi di scambio con il classe ’97 inglese Aaron Wan-Bissaka del Manchester United avanzata da un intermediario e subito rifiutata dall’Inter.
Fonte: Tuttosport – Stefano Pasquino