INSOSPETTABILE – Con 11 reti tra Serie A e Champions League, Romelu Lukaku ha avviato in modo straripante la sua carriera all’Inter. Un avvio che alcuni addetti al settore hanno giudicato zoppicante. Nonostante le 3 reti nelle prime cinque gare, la condizione fisica non era ancora al 100%. La frammentata preparazione estiva col Manchester United non ha giovato al fisico titanico di Lukaku. Che infatti ha iniziato ad ingranare davvero nell’ultimo mese e mezzo: in 9 gare tra campionato e coppa, il belga ha segnato 8 reti. Il gol simbolo di questo periodo è forse quello segnato a Brescia (qui il video). Nella corsa verso l’area avversaria e nella leggiadria con cui ha cambiato direzione prima di scoccare un tiro sopraffino, si intuiva la maggior freschezza fisica che l’attaccante provava. Sensazioni fortemente riaffiorate mercoledì scorso a Praga, dove Lukaku ha giocato la sua miglior partita con l’Inter.

MEDIA STRAORDINARIA – Con il gol di Praga, Lukaku ha posto il primo timbro nella sua storia europea con l’Inter, giungendo a 11 reti in nerazzurro. Messi in proporzione col numero di presenze, emerge una media gol di 0,65 a partita. Stesso valore raggiunto da Christian Vieri al termine della sua carriera interista. Media con cui Lukaku si erge sopra diversi grandi ex: Roberto Boninsegna (0,61), Mauro Icardi (0,57), Zlatan Ibrahimovic (0,56), Samuel Eto’o (0,52) e tanti altri. Al tempo stesso, solo otto giocatori (con almeno 10 presenze in nerazzurro) hanno saputo fare meglio. Tra questi, Giuseppe Meazza (0,70), Istvan Nyers (0,73) ed Ermanno Aebi (0,75). Un dato destinato a migliorare oppure no? Non restare che osservare come si evolverà la stagione di Lukaku.

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