Interviste

Farris: «Inter, basta un input per venire fuori! Arnautovic decisivo!»

Massimiliano Farris sostituisce lo squalificato Simone Inzaghi in panchina per Roma-Inter. Ecco l’analisi del secondo allenatore intervenuto su Dazn.

COMUNICAZIONE – L’Inter risponde alla Roma, battuta 2-4. Ne parla Massimiliano Farris: «C’è stata una comunicazione con Simone Inzaghi, che era giustamente carico perché non ha visto la squadra fare quello che doveva fare nel primo tempo. Il tramite poi siamo stati noi dello staff che abbiamo riportato ai ragazzi quelle che poi sono cose che sapevano anche loro. Nel primo tempo l’Inter non è stata quella che siamo abituati a conoscere. Merito anche della Roma, che ha avuto un buon impatto della gara. Abbiamo preso due gol evitabili, sui quali abbiamo comunque lavorato. Nel secondo tempo è venuto fuori il motivo per cui questi ragazzi sono così straordinari. Hanno alzato i giri del motore, hanno trovato le posizioni giuste. è un gruppo che quando viene stimolato, soprattutto in allenamento, ma anche nelle partite che contano, possono sbagliare una ventina di minuti. Ma nel secondo tempo la rimettono a posto».

PRESSIONE – Farris continua: «Però dev’essere un monito perché giocare contro squadre come la Roma, che aveva perso solo contro il Milan qui, è difficilissimo. Anche una squadra come la nostra, che sta facendo numeri incredibili, non basta perché le squadre dietro non mollano. E soprattutto perché le squadre che andiamo ad affrontare mettono in campo tutto quello che hanno e possono metterci in difficoltà. Nel primo tempo è mancato di riuscire con la mobilità a creare quella superiorità numerica che poteva mandare fuori giri le loro pressioni. Anche se a dire la verità ci aspettavamo una pressione un po’ più alta iniziale della Roma. C’è stata solo che dopo che noi siamo andati in vantaggio loro hanno trovato il gol del pari e questo è uno stadio che spinge e la Roma è salita di livello. Il secondo gol è una ripartenza che potevamo sicuramente evitare».

CAMBIAMENTO – Farris spiega cos’ha permesso all’Inter di cambiare gioco: «Nel secondo tempo l’aggiustamento è stato riuscire a trovare le nostre posizioni, giocare tra le linee. Il nostro centrocampo si è alzato molto di livello. L’Inter è una squadra formata da giocatori straordinari che al primo segnale che noi diamo loro riescono a invertire qualsiasi situazione. L’azione del 2-2 sono quelle noi proviamo e riproviamo. Muovere una punizione in maniera veloce, facendo sì che l’avversario non sia pronto. L’input a fine primo tempo era trovare le posizione dei centrocampisti e se possibile sfruttare di più la presenza dei quinti nella metà campo avversaria. Da una parte Darmian e dall’altra Dimarco. Questo ci ha permesso di palleggiare meglio e costringere la Roma ad allungarsi. Hanno fatto fatica a palleggiare le superiorità numeriche che noi creavamo sugli esterni. E poi c’è tanta qualità da parte dei ragazzi. Non era una partita semplice questa».

IMPORTANZA – E alla domanda su cos’è più importante fra l’allungo sulla Juventus e la vittoria in rimonta, Farris dichiara: «Non saprei dire, sono importanti tutte e due. Tenere dietro le squadre lontane è importantissimo, anche se sappiamo già che non molleranno fino alla fine. Rimontare così su questo campo anche. Inizialmente era un campo veloce, poi è andato sempre via via appesantendosi. Ma i ragazzi, incredibilmente, hanno aumentato la qualità delle giocate. Nonostante il campo fosse così abbiamo tirato fuori il meglio. L’Inter del secondo tempo è quella che conosciamo e anche i ragazzi si sono abbracciati insieme al nostro pubblico con la consapevolezza di aver fatto una grande partita».

APPORTO – «Chi più importante tra Lautaro Martinez e Marcus Thuram? Sono importanti Arnautovic e Sanchez perché quando entrano danno il contributo, che sia 5, 10, 15 minuti. Arnautovic oggi ha fatto l’assist. Ma anche la voglia della squadra sul 3-2 con i cambi di andarla a chiudere per non rischiare. Sappiamo che la Roma se ti porta a giocare nella tua area di rigore è pericolosa. Anche sul 3-2 trovare le forze per tenerli lontano e addirittura andare alla ricerca del gol. Il fatto dell’assist arrivato da un giocatore subentrato per noi è molto importante».

CHAMPIONS LEAGUE – Farris conclude con un occhio al percorso europeo dell’Inter: «Cosa mi preoccupa dell’Atletico Madrid? Ancora non abbiamo messo la testa su questa partita, se non visionando le loro partite. Prima c’è la Salernitana e la squadra è talmente centrata sugli obiettivi che ha la capacità di distinguere. L’atletico Madrid è una grandissima squadra abituata a giocare queste partite. La studieremo con calma e cercheremo di affrontarla nel migliore die modi, visto che la prima ce l’avremo a casa nostra e San Siro ci ha sempre dato una grande mano».

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