Analisi tattica Salisburgo-Inter (0-1): Inzaghi usa bene testa e cambi

Analisi tattica di Salisburgo-Inter, terminata 0-1 con tanto di pass già staccato per gli ottavi. Decisivo il rigore del subentrato Lautaro Martinez ma anche le scelte tecniche. Di seguito la breve analisi tattica, a caldo, della partita giocata dall’Inter di Inzaghi in Champions League
PREPARAZIONE – La scelta di Simone Inzaghi sulle rotazioni è chiara ma non si capisce se è legata al prossimo impegno di Serie A o – semplicemente – se preferisce avere una formazione più “fresca” in Austria. Sta di fatto che l’Inter scende in campo con un undici più che rimaneggiato e non solo per infortuni o semplici affaticamenti. L’approccio è molto soft, quasi a non voler sprecare troppe energie nella prima frazione. Manovra difficile, poche idee e troppi errori di imprecisione. Il Salisburgo offre una prestazione sicuramente migliore pur senza fare nulla di particolare. Anche per questo l’Inter non rischia mai di subire. In ogni caso, prestazione rivedibile nella costruzione. I reparti sono un po’ troppo sconnessi tra di essi per vie centrali e si fatica ad allargare il gioco sulle corsie laterali. L’abbondanza di seconde linee limita il potenziale nerazzurro: l’Inter B di Inzaghi controlla ma non affonda. Troppo poco per provare a vincere.
Analisi tattica Salisburgo-Inter: le mosse di Inzaghi
LETTURA – La ripresa si apre con l’ingresso di Stefan de Vrij in difesa al posto dell’ottimo Yann Bisseck (ammonito, ndr). Stessa sorte dopo un quarto d’ora per Hakan Calhanoglu, poco brillante e – dopo il giallo – rimpiazzato da Kristjan Asllani in cabina di regia. Un doppio cambio che blinda il reparto difensivo e conferisce potenziale offensivo. La partita cambia definitivamente quando Inzaghi inserisce Nicolò Barella e soprattutto Lautaro Martinez, autore del gol-vittoria su rigore. In pratica l’Inter solo nell’ultimo quarto smette di gestire la partita e alza il livello con l’obiettivo di vincere. Una scelta saggia e che paga, anche grazie all’episodio del rigore, per il passaggio anticipato del turno. Ciò dimostra che Inzaghi prepara bene e legge anche meglio la partita, più difficile del previsto. Prova di maturità infrasettimanale. Un paradosso: una prestazione non da Champions League si trasforma nel pass per gli ottavi con due giornate di anticipo. Finalmente l’Inter di Inzaghi vince anche con la testa e non solo attraverso il gioco.
NB: Clicca qui per leggere anche l’analisi tattica sulle partite precedenti dell’Inter di Inzaghi.