Sensi perde il numero ma non il vizio: scelta da prendere fuori dall’Inter
Sensi conta i giorni che lo separano dall’addio definitivo al mondo Inter, ammesso che ciò avvenga attraverso una cessione condivisa. Le opzioni a disposizione del centrocampista italiano sono ben poche, ma di certo non è presa in considerazione la permanenza “viziata”
EX INTER ANNUNCIATO – Un’altra stagione iniziata agli ordini di Simone Inzaghi ma senza avere un ruolo in campo. O meglio, un posto in rosa. L’avventura di Stefano Sensi all’Inter è già agli sgoccioli, anche se non sembra. Il classe ’95 italiano al momento fa da “tappo” in rosa all’ingresso di un sesto centrocampista con le caratteristiche specifiche richieste da Inzaghi. Caratteristiche che nemmeno Lucien Agoumé possiede e Giovanni Fabbian solo parzialmente. La lista degli esuberi dell’Inter continua a essere lunga ma Sensi è il “problema” principale. Il quasi 28enne, appena rientrato dal prestito al Monza, in queste ore perde anche il “suo” numero all’Inter. Il 12 passa sulla schiena di Raffaele Di Gennaro, che farà il terzo portiere con il numero da secondo. Sensi potrà prendere momentanemente il 5 lasciato libero da Roberto Gagliardini, di cui non potrà mai prendere il posto in rosa (proprio come Agoumé). L’Inter non crede più nella ripresa del centrocampista acquistato dal Sassuolo nel 2019. E i motivi sono evidenti. Senza discussioni.
Sensi distante dai piani Inter presenti e futuri
CARRIERA AL BIVIO – Il problema con Sensi è sempre lo stesso fin dal primo stop per infortunio. L’Inter non può puntare, nemmeno come ultima riserva, su un profilo che non riesce a dare continuità alle sue prestazioni. Non tanto per la ciclicità degli infortuni, piuttosto per la tipologia. Quando il problema è più avere paura di farsi male, anziché farsi male davvero, è difficile trovare una via di uscita. Sensi si trova in un loop negativo da anni. Praticamente è in un vicolo cieco. Un vicolo cieco che, tornando indietro, riporta a un tunnel che sbuca a un bivio: riprendere in mano la propria carriera rilanciandosi altrove senza pressioni oppure continuare a fingersi un potenziale top player sfortunato. La classe non gli manca, i colpi di genio calcistico nemmeno. Il coraggio di lasciare un sogno come l’Inter per ricominciare da zero forse sì. Il contratto, in scadenza il 30 giugno 2024, esclude un altro prestito annuale. Sensi deve trovare fiducia in un club – anzi, probabilmente in un allenatore – che è disposto a offrire una cifra minima all’Inter per evitare la minusvalenza dopo l’investimento fatto. Però prima dovrebbe rinunciare al ricco ingaggio nerazzurro, accettando di ripartire dalle cifre pre-Inter. Un benefit diventato vizio. E un vizio non porta mai a nulla di buono. Con la testa giusta Sensi è ancora in grado di tornare al top e nel giro della Nazionale Italiana ma tutto dipende solo dalla sua prossima mossa: il suo tempo all’Inter è ormai scaduto. La carriera di Sensi nel mondo del calcio, invece, è ancora recuperabile (forse).