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Satriano si fa apprezzare ma non è la (quarta) punta ideale per l’Inter di oggi

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Satriano finora è la sorpresa del pre-campionato nerazzurro, appena iniziato. L’attaccante uruguayano in realtà non è una sorpresa, ma la sua fisiologica promozione in Prima Squadra va contestualizzata. Il futuro all’Inter può essere suo, il presente (forse) meno

SATRIANO ON FIRE – L’estate è mal consigliera, soprattutto in sede di (non) mercato. Da troppe ore Martin Satriano è finito sotto ai riflettori per ovvi meriti sportivi. E l’ottima prestazione di Lugano è solo una conferma per il classe 2001 uruguayano. In Lugano-Inter è stato uno dei migliori in campo (vedi pagelle). Anzi, in attacco è stata l’unica luce in una prestazione oggettivamente negativa (vedi analisi tattica). Ed era anche facile aspettarselo, viste le assenze nel reparto offensivo. Satriano è nettamente quello più in forma, non essendosi fermato un minuto dopo la ripartenza del Campionato Primavera 1. Prima di allora ha perso praticamente un anno di crescita causa stop per Coronavirus, ma nel 2021 è stato impegnato fino a fine giugno con ottimi risultati. E se fisicamente non c’erano dubbi, anche atleticamente dimostra di avere una marcia in più. Basterà per meritarsi la conferma in Prima Squadra? La risposta più semplice e secca alla domanda è una: no. Satriano ancora non è pronto per fare la “quarta punta” nell’Inter di Simone Inzaghi. E non per demeriti suoi, tutt’altro.

Satriano prima punta sì ma quarta no

QUARTA PUNTA… NO – Aver tardato un anno per cause esterne e aver giocato praticamente una stagione da fuoriquota con l’Inter Under-19 implicano un doppio discorso da fare in ottica futura. Il primo, banale: Satriano ha bisogno di giocare e fare esperienza. Ciò significa che un 20enne con il suo talento non può marcire in panchina. Inzaghi potrebbe dargli molto più spazio di quello avuto da Andrea Pinamonti nell’ultima stagione, certo. Ma un centravanti come Satriano, all’ombra di Romelu Lukaku, può solo cibarsi delle briciole. E invece ha bisogno di giocare – sbagliare! – e possibilmente segnare a raffica in un contesto meno “competitivo” dell’Inter di oggi. Il secondo discorso, ancora più specifico: Satriano è acerbo in alcuni aspetti e questo verrà evidenziato quando si innalzerà il livello sia di forma (altrui) sia di competizione. L’obiettivo, oggi, deve essere quello di migliorarsi, soprattutto dal punto di vista tattico. Si tratta di un profilo troppo interessante per limitarlo così e fargli perdere un’altra stagione di calcio giocato. L’Inter non può permetterselo. Per il momento, giusto considerarlo una scelta in attacco, ma tra qualche settimana le gerarchie dovranno/dovrebbero cambiare. Sorprese (low cost) permettendo.

Pubblicato da
Andrea Turano

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