Chi di festeggiamenti ferisce, di festeggiamenti perisce: potrebbe essere questo lo slogan di Calhanoglu in Milan-Inter. Fra il regista turco e i rossoneri, però c’è una grande differenza.
ESPLOSIONE – Milan-Inter è una sfida che non ha certo bisogno di presentazioni, come anche di motivazioni che la rendano più interessante di quanto già non sia di per sé. Quello del prossimo 22 aprile, però, non è un derby comune, perché ‘rischia’ di diventare una grande festa nerazzurra e una congiura per i rossoneri. Battere i cugini milanesi per la sesta volta consecutiva sarebbe già una conquista importante per la squadra di Simone Inzaghi. Ma la posta in palio, per assurdo, è ancora più alta: alzare l’ambitissimo scudetto proprio di fronte a un Milan che, in quel caso, sarebbe sconfitto sul campo di San Siro. Una serie di circostanze che, se dovessero verificarsi tutte insieme, scatenerebbero un’esplosione di gioia nel mondo nerazzurro.
BASSEZZA – E tra tutti i cuori interisti pronti a scoppiare di felicità, uno fra tutti godrebbe sicuramente il triplo di fronte a una Caporetto del Milan. Chi se non Hakan Calhanoglu che, passato da una sponda all’altra di Milano, ha dovuto subire gli insulti e la maleducazione non solo del pubblico rossonero ma anche degli stessi ex compagni. Parlando di scudetto, infatti, proprio in occasione dei festeggiamenti di quello conquistato dal Milan nella stagione 2021/2022, Calhanoglu è stato deriso e beffato con cori e striscioni proveniente direttamente dal pullman scoperto rossonero. Il motivo? Essere tornato a brillare, calcisticamente parlando, una volta trasferitosi all’Inter – probabilmente.
DIFFERENZA – Calhanoglu, però, ha sempre dimostrato superiorità – da bravo calciatore dell’Inter che si rispetti – rispondendo al Milan sempre sul campo. Con maturità e intelligenza, anche recentemente il turco ha cercato di calmare gli animi, snobbando totalmente quella che è la sua ex squadra. Questa l’enorme differenza fra Calhanoglu e il Milan, che certamente si noterà anche il 22 aprile, nel caso in cui l’Inter dovesse riuscire nella storica impresa di diventare campione d’Italia nel derby. Intanto il regista nerazzurra continua a distinguersi, bruciando un altro record.
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