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MERCATO STORY #3 – Mascherano, l’Inter rinuncia: Benitez “tradito”

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Continua la rubrica di Inter-News.it dedicata alle trattative di mercato, finalizzate o saltate, che più hanno tenuto i sostenitori nerazzurri col fiato sospeso nella recente storia del club. Il protagonista del terzo episodio è Mascherano, a un passo dal trasferimento a Milano nell’estate 2010 dopo la conquista della Champions League

LA PRIMA SCELTA PER RIGENERARE

RICHIESTA DI BENITEZJavier Mascherano è il nome fatto da Rafael Benitez per rinnovare il centrocampo di un’Inter reduce dal Triplete. Il tecnico spagnolo, scelto dal Presidente Massimo Moratti e dal Direttore Tecnico Marco Branca per raccogliere la pesante eredità di José Mourinho, individua nell’argentino allenato fino a poche settimane prima al Liverpool il rinforzo ideale. L’obiettivo è quello di portare una ventata d’aria nuova in un reparto in cui il peso della carta d’identità comincia a farsi sentire. Javier Zanetti, Esteban Cambiasso, Thiago Motta e Dejan Stankovic hanno infatti tutti dai trent’anni in su. Benitez chiede a Moratti tre rinforzi, uno per ruolo, per tenere alti gli stimoli in uno spogliatoio a rischio appagamento. Il Jefecito, appunto, è il nome per il centrocampo e la priorità assoluta del neo allenatore nerazzurro. Patrice Evra del Manchester United o Aleksandar Kolarov della Lazio per la fascia sinistra e Dirk Kuyt sempre del Liverpool per l’attacco sono gli altri nomi nella lista. Tre giocatori che Rafa si fa promettere, ma che non otterrà.

TRATTATIVA PER LE LUNGHE – L’Inter annuncia Benitez all’inizio di giugno, da quel momento parte il tormentone Mascherano che durerà oltre due mesi. I Reds chiedono una cifra tra i 24 e i 25 milioni di euro. La società nerazzurra non intende spenderne più di 20, contropartite tecniche comprese. Nello specifico, l’Inter vuole inserire Sulley Muntari nell’operazione abbassando la parte cash a circa 10 milioni. L’ex Udinese, approdato in nerazzurro due anni prima dal Portsmouth per 15 milioni, non rientra più nei piani della società ed è ritenuto pedina di scambio ideale. Il Liverpool però non ci sta, pretende di incassare dalla cessione del capitano dell’Argentina di Diego Armando Maradona ai Mondiali 2010. L’argentino, dal canto suo, aspetta solo che l’Inter chiuda con il Liverpool, impaziente di tornare a lavorare con il tecnico che lo aveva preso dal West Ham e valorizzato in Premier League.

INSERIMENTO LAMPO – Lo stallo per Mascherano all’Inter prosegue per tutto luglio, quando si arriva al mese di agosto. Le parti non si avvicinano. A quel punto si verifica il più classico degli scenari per le trattative che vanno per le lunghe. Un’altra big europea mette nel mirino il pupillo di Benitez, il Barcellona di Pep Guardiola. I catalani, ceduto Yaya Touré al Manchester City di Roberto Mancini, sono in cerca di un sostituto a centrocampo. Nel giro di una settimana di negoziazioni, Mascherano passa al Barcellona per 22 milioni di euro cash. Piccola “vendetta” dei blaugrana, eliminati dall’Inter in semifinale di Champions League solo quattro mesi prima.

L’INIZIO DEL CROLLO POST-TRIPLETE

PROMESSE NON MANTENUTE E PRIMA FRATTURA – Il rapporto tra Benitez e l’Inter parte quindi con il piede sbagliato. Le richieste di mercato, inizialmente concordate con la società, rimangono evase. Le uniche aggiunte alla rosa reduce da un ciclo tanto vincente quanto logorante sono Philippe Coutinho e Jonathan Biabiany. Due giovani da svezzare al posto di Mario Balotelli, ceduto al Manchester City. Inevitabile che il progetto Benitez inizi con presupposti tutt’altro che ideali, vedendo sfumata la strategia di ricostruzione proposta e approvata dall’Inter prima del cambio di rotta. Tutti confermati e nessun ingresso “pesante”, forse per eccesso di riconoscenza al gruppo leggendario del 2009/2010. E prendere a tutti i costi Mascherano, pilastro dell’Argentina che ha lasciato a casa Zanetti e Cambiasso dalla spedizione sudafricana, è una mossa che evidentemente i vertici nerazzurri non sono convinti di fare.

L’AVVIO DI STAGIONE E IL CAMPIONATO COMPROMESSO – L’Inter di Benitez, a fine agosto, vince la Supercoppa Italiana contro la Roma e perde la Supercoppa Europea contro l’Atletico Madrid. In campionato arrivano tanti pareggi contro Bologna, Sampdoria, Juventus, Lecce e Brescia. La situazione si aggrava con le sconfitte contro Roma, Chievo e Lazio. In Champions League l’obiettivo della qualificazione agli ottavi di finale è raggiunto, secondo posto dietro al Tottenham. Ma c’è un denominatore comune dei tanti punti persi dall’Inter in campionato ed è l’emergenza infortuni in quasi tutti i reparti. In particolar modo è il centrocampo quello più falcidiato. Ironia della sorte, proprio dove avrebbe giocato Mascherano. Benitez è costretto a concedere minuti a Joel Obi e Nwankwo Obiora, rispolverando anche McDonald Mariga. Morale della favola: i primi mesi contrassegnati da defezioni e punti persi si riveleranno decisivi per la perdita dello Scudetto, che andrà al Milan.

STRATEGIA ERRATA – L’avventura di Benitez all’Inter termina dopo la vittoria del Mondiale per Club, Moratti sceglie Leonardo per la seconda parte di stagione. Con il senno di poi, quello dello spagnolo non era forse il profilo ideale per la panchina nerazzurra. Questo perché personalità agli antipodi con la figura di Mourinho, che nello spogliatoio e nell’ambiente interista in generale era ancora visto come entità superiore. L’errore di Benitez, andato in contrasto soprattutto con i senatori (Marco Materazzi in primis), è stato quello di non entrare in punta di piedi ma di voler insegnare qualcosa al gruppo trionfale di Mourinho. Per quella squadra, sarebbe bastato un più semplice motivatore. Senza dubbio però le idee di ricostruzione tecnica di Benitez erano corrette. A partire da quel Mascherano che poi a Barcellona avrebbe vinto tutto. E che all’Inter avrebbe fatto molto comodo nella stagione 2010/2011.

MERCATO STORY – GLI EPISODI PRECEDENTI

#1 David Suazo
#2 Mohamed Salah

Pubblicato da
Simone Messe

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