Lazio-Inter è la sfida valida per la terza giornata di Serie A (venerdì alle 20.45). Una partita che i nerazzurri non dovranno sottovalutare, nonostante i dati.
FILOSOFIE DIVERSE – Inter e Lazio hanno iniziato questo campionato di Serie A in modo leggermente diverso. I nerazzurri sono a bottino pieno dopo la vittoria all’ultimo respiro di Lecce, e il dominio casalingo con lo Spezia. I biancocelesti sono invece a 4 punti: vittoria alla prima col Bologna tra molte difficoltà, e pareggio a reti bianche a Torino, contro i granata. Partite diverse contro avversari di caratura diversa e, soprattutto, con approcci apparentemente differenti tra le due squadre.
SPINTA DIVERSA – Partiamo innanzitutto dai gol. L’Inter è a quota cinque reti segnate da altrettanti calciatori. La Lazio è invece ferma ai due gol contro il Bologna. E guardando alle statistiche avanzate, prese da Understat, appaiono due modi completamente diversi di costruire gli attacchi. Gli uomini di Simone Inzaghi ha accumulato un valore di 5,16 expected goals (xG), perfettamente in linea con quelli effettivamente segnati. La squadra di Maurizio Sarri si ferma invece a 1,42 xG, perfettamente distribuiti (0,71 e 0,71) tra le prime due giornate. Sembra quindi che i biancocelesti debbano ancora trovare la quadra nella fase offensiva.
TENUTA MIGLIORE – Guardando all’altro lato del campo, la Lazio conferma valori peggiori rispetto all’Inter. I nerazzurri hanno concesso 1,24 xGA (expected goals against), mentre i biancocelesti sono a 2,59. Il fatto singolare è che in realtà entrambe le squadre hanno subito una sola rete. Sintomo che i capitolini, nonostante una fase difensiva meno tenace, riescono comunque a non soccombere.
DOMINIO DIFFERENTE – Passiamo infine ai dati di possesso palla. Anche qui emergono due approcci diversi alla gestione del gioco. L’Inter predilige di gran lunga tenere la palla tra i piedi: 62,5% di possesso palla (fonte: FBref.com), con baricentro medio di 56,6 metri (fonte: Lega Serie A). La Lazio invece non disdegna di lasciar governare gli avversari: possesso palla fermo al 44% e baricentro sotto i 49 metri (48,8 per la precisione). Dati che sembrano confermare quanto le due squadre siano quasi complementari tra loro. Ma l’Inter e Inzaghi non devono lasciarsi ingannare. La sfida di venerdì sarà molto più complicata di quanto questi numeri raccontino. E i nerazzurri dovranno essere bravi a non perdere mai il ritmo dello spartito, un po’ come fatto l’anno scorso, ma nella gara di ritorno.
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