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Inter, il segreto di Conte: una difesa costruita a basso costo

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Alla seconda partita avviata assieme dal 1′, Godin-de Vrij-Skriniar hanno già sublimato i sogni estivi dei tifosi dell’Inter. La retroguardia di Conte ha tutte le caratteristiche per impensierire le rivali, e raccogliere l’eredità dei grandi difensori nerazzurri del passato

DIFENSORI LOW COST – L’aspetto principale che risalta, quando si guarda alla difesa titolare dell’Inter è sicuramente quello economico: a livello di cartellini, Diego Godin, Stefan de Vrij e Milan Skriniar sono costati complessivamente 34 milioni di euro alle casse nerazzurre. E di questi 34 milioni, il solo Skriniar ne è costati…esattamente 34! Infatti, è bene ricordare che l’uruguagio è arrivato a luglio dall’Atletico Madrid a parametro zero, dopo aver rifiutato il rinnovo coi Colchoneros, mentre de Vrij è approdato all’Inter dalla Lazio nell’estate 2018, anche lui da svincolato. Due capolavori di mercato mai abbastanza celebrati, considerando anche che i protagonisti sono il capitano dell’Uruguay e un titolare della Nazionale dei Paesi Bassi, medaglia di bronzo ai Mondiali di Brasile 2014.

MONTE INGAGGI DA BIG – A livello di stipendi, invece, i tre titolari della retroguardia di Antonio Conte costano complessivamente 13,3 milioni euro (netti) all’anno, come rivelato dalla “Gazzetta dello Sport” nelle scorse settimane: Skriniar guadagna 3,5 milioni (di cui 0,5 di bonus), de Vrij 3,8, mentre a Godin vengono riconosciuti 6 milioni annui (5+1 di bonus). Un monte ingaggi decisamente più elevato rispetto allo scorso, sebbene lo stipendio del neo-acquisto Godin impatti per il 45% sulla cifra totale. Ma, soprattutto, un monte ingaggi per la difesa che permette all’Inter di avvicinarsi alle altre big del calcio (da qui in avanti considereremo solo il pacchetto di difensori centrali): in primis la Juventus, che eroga 16,5 milioni all’anno a Matthijs de Ligt (7,5), Leonardo Bonucci (5,5) e Giorgio Chiellini (3,5). Il Manchester City di Pep Guardiola elargisce invece un totale di 19,8 milioni di euro ai suoi centrali: 7 milioni annui cadauno per Nicolas OtamendiAymeric Laporte, mentre John Stones ne guadagna 5,8. A 22,2 milioni si attesta invece il Liverpool campione d’Europa in carica: il capitano Virgil van Dijk guadagna 10,6 milioni all’anno, mentre a Joël Matip e Dejan Lovren spettano 5,8 milioni ciascuno. Restano inavvicinabili – fortunatamente, verrebbe da aggiungere – le due principali squadre della Liga spagnola: il monte ingaggi del Barcellona per i difensori centrali è di 27,4 milioni di euro (12,7 per Gerard Piqué, 12 per Samuel Umtiti, 2,7 per Clément Lenglet), quello del Real Madrid addirittura di 34,9 milioni (20 per Sergio Ramos, 10,3 per Raphael Varane e 4,6 per Nacho).

POCA SPESA, TANTA RESA – Godin, de Vrij e Skriniar, finora, hanno composto la linea a 3 di Conte solo per due volte dal calcio d’inizio: nel derby Milan-Inter di ieri (0-2) e in Inter-Udinese (1-0) di sabato scorso. 180 minuti sono troppo pochi per dare un giudizio definitivo, così come gli zero gol subiti (a fronte di 6 tiri in porta contro, di cui 5 dai friulani) non sono un valore statistico sufficiente. Ciò che invece si è già potuto osservare, e che lascia rosee speranze per il futuro, è la grande intesa che sembra essersi creata tra questi tre difensori, una simbiosi che permette loro di muoversi con coordinazione quasi perfetta, minimizzando i rischi per Samir Handanovic. Inoltre, grazie al baricentro alto richiesto da Conte e alla qualità tecnica di questi interpreti, fondamentale per la costruzione dal basso voluta dall’ex ct della Nazionale italiana, i difensori hanno anche libertà creativa: a dimostrazione di questo, l’assist di Godin per il gol di Stefano Sensi contro l’Udinese, e il lancio dello stesso uruguaiano per Nicolò Barella, che ha poi alzato il cross per il raddoppio di Romelu Lukaku ieri. Ci quindi sono tutti i crismi per scrivere un altro importante capitolo nel romanzo storico della difesa dell’Inter: la strada è ancora lunga, ma i presagi sono ottimi.

Fonti per il valore degli stipendi: capology.com – spotrac.com

Pubblicato da
Riccardo Buson

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