L’Inter cade in casa contro il Sassuolo (1-2), subendo due reti dallo stesso lato. Sul banco degli imputati tre giocatori nerazzurri, con tuttavia delle attenuanti.
SINSITRA DEFICITARIA – Riguardando i due gol del Sassuolo contro l’Inter (qui gli highlights) emerge una trama comune. Entrambi arrivano infatti da sinistra, coi nerazzurri impotenti di fronte all’esuberanza neroverde. Al netto dell’errore di Yann Sommer sul gol del pareggio, la catena mancina dell’Inter scende completamente, lasciando campo (e porta) aperto a Domenico Berardi e soci. Né Federico Dimarco né Alessandro Bastoni, né il sin qui irreprensibile Henrikh Mkhitaryan riescono ad opporsi efficacemente alle folate neroverdi. Evidenziando un problema di natura più fisica che tattica.
CAMPO APERTO – Mettere in discussione le qualità dei tre giocatori citati sarebbe dimostrazione di disonestà intellettuale. Dimarco, Bastoni e Mkhitaryan sbagliano “semplicemente” nel non misurare correttamente le distanze di reparto. Sottovalutando il fatto che quella zona è anche il centro nevralgico di gioco del Sassuolo, dove giostra Berardi (che firma l’assist per l’1-1 e il gol del raddoppio). E questo errore di schieramento emerge lampante dalle posizioni medie del secondo tempo Inter-Sassuolo, prese dal report ufficiale della Lega Serie A:
Il tridente offensivo neroverde si infila efficacemente nel vuoto che Dimarco, Bastoni e Mkhitaryan lasciano a sinistra. E infatti è in quella zona che il Sassuolo fa girare maggiormente il pallone (104 tocchi complessivi). I tre giocatori che agiscono sul centro-sinistra dell’Inter non riescono a coprire bene gli spazi, né tantomeno a riaggredire correttamente le avanzate neroverdi. Tanto che nessuno dei tre compare nella top5 dei nerazzurri per km percorsi. E questo è un ulteriore segnale della reale causa della prestazione negativa di ieri.
SERVE RIPOSO – Tra i giocatori di movimento, Mkhitaryan e Bastoni sono rispettivamente il secondo e il terzo con più minuti in questa stagione (rispettivamente 579′ e 538′ su 630 totali, secondo i dati di Transfermarkt). Dimarco è invece nono con 456 minuti totali. E solo perché è l’unico dei tre ad essere partito dalla panchina in almeno un’occasione (l’esordio in Champions League contro la Real Sociedad). Un sintomo più che evidente che i tre giocatori – in primis l’armeno numero 22 – necessitano di riposare. Possibilmente già sabato a Salerno (gara alle 20.45), in vista della seconda gara di Champions League (Inter-Benfica martedì prossimo alle ore 21.00).
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