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Dumfries, impatto positivo. E il paragone con Hakimi resta deleterio

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Denzel Dumfries è uno dei migliori in campo di Inter-Bologna, sfida vinta 6-1 dai nerazzurri nell’anticipo della quarta giornata di Serie A. Ora i paragoni con Hakimi si sprecano, tuttavia è un esercizio di stile potenzialmente deleterio.

IMPATTO ISTANTANEO – Pronti, via e Denzel Dumfries lascia subito il segno in Inter-Bologna (vedi focus), prima gara da titolare per lui in nerazzurro. Al 6′ si invola sulla destra e piazza un cross basso perfetto per Lautaro Martinez che deve limitarsi a scontrarsi col pallone per segnare. Poi l’esterno olandese lascia il segno anche nel gol del 3-0 di Nicolò Barella, con un cross quasi fotocopia. E infine è lui a servire il passaggio a inizio ripresa che il Toro schianta sulla traversa. 90′ davvero ottimi per Dumfries (qui il suo voto in pagella), che raccoglie gli applausi di tutto San Siro. Ma che ora si trova anche protagonista di un paragone scomodo.

Dumfries non è Hakimi: paragoni deleteri per l’Inter 2021/22

PEZZI INSOSTITUIBILI – Per certi versi, Denzel Dumfries e Edin Dzeko sono i nuovi Achraf Hakimi e Romelu Lukaku. Per ruolo e numero di maglia. Ma il paragone tra il vecchio e il nuovo termina qui. Non è infatti un confronto corretto per il 2 olandese e per il 9 bosniaco: troppe sono poi le differenze sostanziali, a livello atletico e non solo. Il precedente numero 2 dell’Inter è una sorta di unicum nel suo ruolo, la splendida eccezione che sovrasta la regola. Dumfries ha tutti i mezzi per fare bene, e nella prossime gare dovrà confermarsi, diventando un tassello sempre più naturale di questa Inter. Ma i tifosi non dovranno pretendere da lui i numeri di Hakimi (7 gol e 11 assist). Dumfries deve dimostrare di essere un giocatore da Inter, ignorando qualsiasi paragone potenzialmente (e volutamente, in certi casi) deleterio.

Pubblicato da
Riccardo Buson

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