Calhanoglu sale in cattedra: in Inter-Salisburgo è il faro nerazzurro
Hakan Calhanoglu è l’MVP di Inter-Salisburgo (2-1). Un riconoscimento meritato per il turco, che fornisce una prestazione totale condita dal gol decisivo per i tre punti.
FARO NEROBLU – Hakan Calhanoglu alza ulteriormente il livello del suo gioco in Inter-Salisburgo. Il turco è il punto d’appoggio per tutti i compagni al centro del campo. Tanto che tocca quasi il doppio dei palloni dei compagni in mediana: 62 tocchi per Calhanoglu (fonte: Whoscored), contro i 34 di Henrikh Mkhitaryan e i 32 di Davide Frattesi. Ma è soprattutto l’uomo che, assieme a Mkhitaryan, non abbassa mai il livello di concentrazione. Continuando un importante percorso di crescita soprattutto mentale nel “nuovo” ruolo di regista. Con una prestazione ai limiti della perfezione, come vediamo di seguito.
UOMO OVUNQUE – Calhanoglu non è solo uno dei giocatori che toccano di più il pallone (quarto dopo il trio difensivo e Carlos Augusto). Ma è anche uno di quelli a distribuirlo meglio. Nel corso di Inter-Salisburgo serve infatti 42 passaggi su 50 tentati, con una precisione dell’84%. Dal centrocampo in su solo Mkhitaryan fa meglio: 25 passaggi completati su 28, 87% di precisione. Ma Calhanoglu è estremamente preciso in tutte le distanze di passaggio. Completa 7 su 9 passaggi corti, così come 7 su 10 lunghi. E – soprattutto – 28 su 31 sulla media distanza. Ossia quei passaggi utili a cambiare fronte di gioco e ad aprire il campo. A questo si aggiungono 5 contrasti vinti su 7. In sintesi, Inter-Salisburgo è l’ennesima dimostrazione di come Calhanoglu sia il faro nerazzurro in mezzo al campo. Non più un progetto in divenire, ma una solida realtà per l’undici dell’Inter.
