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ESCLUSIVA IN – Caputi: «Esultanza Lukaku non provocatoria! Inzaghi? Contano i risultati»

Dopo Juventus-Inter semifinale di andata di Coppa Italia macchiata in negativo dai cori razzisti a Romelu Lukaku, oggi è già vigilia di campionato in vista di Salernitana-Inter. Sono diversi i temi affrontati con il collega Massimo Caputi durante l’intervista esclusiva su Inter-News.it. Con lui abbiamo parlato anche del periodo della squadra allenata da Simone Inzaghi, considerata anche la sfida di UEFA Champions League contro il Benfica e non solo. 

Caputi direi di partire, purtroppo, dalla fine di Juventus-Inter, ma in ordine: il fallo di mano di Bremer cambia tutto

Io penso che Bremer abbia fatto una sciocchezza, un errore che ha permesso all’Inter di pareggiare su calcio di rigore in una partita che è stata equilibrata. Mi è piaciuta più l’Inter nel primo tempo, mentre la Juventus nel secondo. Aveva un gol di vantaggio e veder sfumare la vittoria al 93′ su calcio di rigore per un fallo di mano può essere un motivo di disappunto per i bianconeri, ma il risultato è giusto. Quello che non è giusto è tutto quello che è successo dopo.

Esultanza di Lukaku per molti considerata provocatoria, soprattutto dai giocatori della Juventus e da molti tifosi che hanno insultato il giocatori con cori razzisti

Io sono contro i cori e contro tutti quelli che vanno allo stadio non per vedere la partita, ma per esprimere sentimenti di odio e atteggiamenti che nulla hanno a che fare con la partita. Chi è tifoso non perde tempo a insultare gli avversari con cori razzisti o a lanciare oggetti. Certi gesti non possono essere catalogate con la parola “tifo”, perché per me il tifoso è un’altra cosa. Non ho visto la partita del Belgio, ho letto che l’esultanza che ha fatto Lukaku è uguale, quindi non c’era niente di studiato o particolarmente provocatorio riferito ai tifosi della Juventus, ma una reazione ai cori razzisti che vanno condannati. Poi c’è anche il cazzotto di Cuadrado ad Handanovic.

Esatto, anche perché la situazione non si è limitata “soltanto” ai cori razzisti, come se già non bastasse, ma anche il parapiglia finale. Nella ricostruzione dei fatti, però, Cuadrado è il primo a istigare prima lo stesso Lukaku, poi Handanovic alla fine.

Sicuramente Cuadrado era tra i più nervosi, nel caso di Handanovic per un po’ le telecamere li hanno inquadrati, non so cosa può essere successo. Chi ha giocato a calcio sa che in una partita sentita come Juventus-Inter l’adrenalina è molto alta. Si può in qualche maniera si può “giustificare” una reazione immediata. Però quando la cosa prosegue anche dopo, la giustificazione diventa più difficile. Permettimi di dire, però, che oggi è tutto un po’ esasperato, dagli attori in campo fino ai media. Si parla con eccessiva enfasi dando ulteriore pressione. Mi metto nei panni di Lukaku che può avere tanti difetti, però pensare a quello che ogni giorno gli viene detto e gli viene scritto, poi producono anche questo.

Caputi, non credi siano un po’ contraddittorie le dichiarazioni dall’ambiente Juventus? Anche nella ricostruzione dei fatti. Prima tutti convinti fosse un’esultanza provocatoria, poi tutti contro il razzismo. Forse sul momento nessuno si è accorto che l’esultanza di Lukaku era proprio una risposta ai cori, arbitro compreso.

Sì, può darsi pure che nel nervosismo del risultati chi fosse in campo non avesse la lucidità per giudicare determinati episodi, compreso l’arbitro. È meno giustificabile quello che succede minuti dopo, quando si va negli spogliatoi. Non mi stupiscono i comunicati del giorno dopo.

ORA TESTA AL CAMPIONATO E ALLA CHAMPIONS LEAGUE

Caputi, oggi è già vigilia di campionato, di campionato, si ritorna subito in campo con le tre sfide anticipate per via della Champions League: dopo tre sconfitte e questo pareggio l’Inter torna a giocare contro la Salernitana. Ormai non esistono più sfide facili per Inzaghi

Quest’anno a parte il Napoli, tutte quante le avversarie sono abbastanza complicate per l’Inter. È chiaramente un momento difficile. Nelle coppe la squadra è riuscita sempre a giocare partite di un certo livello portando a casa il risultato, quello che invece non succede in campionato. La lotta per la Champions League non è così scontata, contro la Salernitana tocca cambiare registro. Il dato oggettivo è che prende troppi gol soprattutto in trasferta. Adesso serve la stessa Inter determinata che abbiamo visto contro la Juventus e in Europa.

Alla fine comunque paga sempre l’allenatore e lo stesso probabilmente succederà anche a Inzaghi, pensi sia stato poco appoggiato dalla dirigenza?

Nel calcio possono esserci tutti i contratti di questo mondo, ma l’unica regola che esiste è legata ai risultati. Chiaro che l’andamento dell’Inter non è all’altezza ed è strano, perché l’allenatore è lo stesso. Una chiave io la trovo sul piano psicologico e della compattezza della squadra. In Champions League gli stimoli la trovano facilmente e l’unione di intenti diventa naturale. Mentre in campionato la vetrina è diversa e tutto quello che riguarda i rinnovi di contratti e varie insoddisfazione poi emergono. Inzaghi in primis e la società poi, forse non sono riusciti a tenere questo gruppo unito e solido.

Caputi, chi vede sulla panchina dell’Inter per il dopo Inzaghi?

L’Inter è sempre stato un club di grande tradizione ma difficile per gli allenatori. Se penso agli allenatori che hanno vinto nella storia dei nerazzurri ci sono allenatori che hanno una grande personalità e che sanno imporsi davanti ai giocatori, penso a José Mourinho o Antonio Conte. Non so chi qual è l’allenatore giusto, però penso a un allenatore di spessore e personalità.

L’Inter resta tra le sorprese della Champions League così come la sua prossima avversaria, il Benfica, ai quarti di finale

Sarà una sfida difficile perché il Benfica è una squadra che gioca un buon calcio e sta andando molto bene, l’andamento è stato di livello. Le squadre portoghesi lo sono sempre state per quel modo di giocare, oggi oltre a un calcio sempre fastidioso ed efficace, hanno aggiunto anche tanta qualità nonostante sembrerebbero indebolirsi ogni anno. Servirà la migliore Inter, però ha già fatto ottimi risultati in Champions e dovrà confidare a quello aggiungendoci la determinazione che in Europa a questi livelli sono fondamentali.

Si ringrazia Massimo Caputi per la cordialità e la disponibilità mostrata nell’intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell’autore (Davide Conzales) e della fonte (Inter-News.it) con il link al contenuto originale, come indicato nel disclaimer qui sotto.

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