Editoriali

Inzaghi, l’ultima speranza è nel calendario: Inter-Sampdoria e Liverpool-Milan domenica

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Inzaghi crede ancora nello Scudetto. E fa bene, ovviamente. I problemi, in caso di mancato trionfo nerazzurro, verrebbero analizzati solo dopo l’ultima giornata. Oggi i problemi in casa Inter sembrano essere altri, ovvero gli obiettivi reali e la coscienza del calendario previsto in Serie A. Che – è bene ricordare – vedrà il Milan ospite del Sassuolo… non del Liverpool

ULTIMA SPIAGGIA – L’Inter di Simone Inzaghi non ha più jolly da giocarsi. E a dire il vero, per quanto sia giusto continuare a sognare, oggi sognare può significare illudersi. Perché le previsioni/speranze nerazzurre prima dell’ultima giornata erano altre. Senza prendersi troppo in giro, tutta l’Inter era sicura di arrivare agli ultimi 90′ più recupero togliendo quantomeno l’ultimo jolly rossonero. Il paracadute più beffardo. Vale a dire: il pareggio che, a pari punti, permetterà al Milan dell’ex Stefano Pioli di restare in testa e vincere lo Scudetto. Quel paracadute è ancora lì. Il Milan a Reggio Emilia può permettersi anche di pareggiare. E festeggiare così il tricolore – più che mai stracittadino – nella maniera probabilmente più godibile possibile. All’Inter non basterà battere la Sampdoria (già salva, ndr) a San Siro. Inzaghi dovrà anche tifare per il Sassuolo, chiamato all’impresa per evitare di far scucire lo scudetto tricolore dalle maglie nerazzurre. Giusto continuare a sognare illudendosi o illudersi sognando, ma è altrettanto giusto rimettere un po’ di ordine alle reali ambizioni nerazzurre: domenica il calendario prevede Inter-Sampdoria e Sassuolo-Milan…

Se il Sassuolo diventa Liverpool (per Inzaghi)

ULTIMA SPERANZA – Le parole di Inzaghi al termine di Cagliari-Inter (vedi dichiarazioni) seguono lo stesso canovaccio che va avanti da ormai due mesi. La parola “Liverpool” viene abusata dall’allenatore nerazzurro quasi a difesa del suo ottimo lavoro ad Appiano Gentile. Una difesa che non ha più senso di esistere. Anche perché Inzaghi non è attaccato da nessuno. Anzi. L’auto-difesa ossessiva va in tutt’altra direzione. Più che un auto-elogio, appare come un alibi necessario per giustificare un fallimento. Ma quale fallimento? Quello di non riuscire a vincere lo Scudetto contro questo Milan? O forse, più correttamente, quello di aver pensato di aver già vinto lo Scudetto a dicembre. Accettando così di buon grado un mercato di gennaio oggettivamente autolesionistico (vedi focus). Soprattutto dopo quello estivo basato sul ridimensionamento, anche quello oggettivo. A fine stagione forse qualcuno in casa Inter spiegherà cos’è successo realmente. Quali erano gli obiettivi? L’unica certezza è che non è quella contro il Liverpool la partita da “rigiocare” per salvare la stagione. E questo Inzaghi dovrebbe saperlo. Così come dovrebbe sapere che domenica, ammesso che l’Inter batta in scioltezza la Sampdoria, non è prevista la trasferta del Milan ad Anfield. Ma se l’unico pensiero di Inzaghi è questo, allora va bene così: l’unica speranza tricolore dell’Inter è che il calendario preveda Liverpool-Milan domenica. Perché il Milan ha (già) perso entrambe le partite contro la corazzata Liverpool, che l’ultima partita l’ha persa contro la sua Inter in dieci contro undici…

Pubblicato da
Andrea Turano

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