Editoriali

Inter sotto attacco: basta infangare la capolista! Domanda sulla sosta

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Non aver vinto le ultime due partite prima della sosta per le nazionali ha permesso numerose discussioni sull’Inter. La stragrande maggioranza montate ad arte per infangare chi ha fatto un percorso pressoché perfetto. E questo va impedito.

IL RENDIMENTO – Trenta vittorie, sette pareggi e tre sconfitte in quaranta partite ufficiali, con ottantasei gol segnati e ventitré subiti. Sono i numeri in stagione dell’Inter, contando tutte le competizioni. Di cui una vinta, la Supercoppa Italiana, e un’altra dove sta dominando la classifica, la Serie A. Eppure, a leggere ciò di cui si discute in questi giorni, sembra si stia parlando del Sassuolo penultimo e in zona retrocessione. Dal caso Francesco Acerbi, sul quale a otto giorni non c’è nessuno che ha ancora confermato le accuse di Juan Jesus, alle vicende societarie col presidente Steven Zhang, fino ai “casi” Lautaro Martinez e Marcus Thuram per non aver segnato in delle inutilissime amichevoli delle nazionali. Mah.

LA REAZIONE – L’Inter, e questo va sottolineato, finora ha fatto una stagione da 9,5 come voto. Dove quel mezzo punto in meno è per la disgraziata serata di Madrid e la gestione del secondo tempo supplementare in Coppa Italia col Bologna. Ossia: quasi la perfezione. Nonostante ciò, in questa sosta si parla solo di questioni negative. Quando le uniche discussioni realmente negative dovrebbero essere gli infortuni di Stefan de Vrij e Yann Sommer. Così facendo non si fa né una narrazione corretta e fedele alla realtà, né tantomeno si dà il giusto valore a quanto hanno fatto da agosto a oggi i giocatori. Che avranno sì sbagliato una partita sanguinosa, ma non sono certo da buttare. Anzi. C’era chi non aspettava altro che poter sparare a zero sull’Inter, inventandosi “crisi” che non esistono solo perché non c’è la possibilità di rispondere sul campo per altri sette giorni.

IL MOMENTO – La “sfortuna” dell’Inter è non aver vinto le ultime due partite, dopo averne vinte trenta delle precedenti trentotto, proprio nel momento in cui i campionati si fermavano. Per una delle cose più inutili nella storia dello sport: sosta per le nazionali per delle amichevoli. Perché a parte una decina di partite ufficiali (spareggi), si sono fermati i campionati per due settimane per un qualcosa che non interessa a nessuno. Nemmeno ai giocatori. E che crea problemi alle società per l’infinita serie di infortuni, con l’Inter che ha pagato dazio soprattutto su Sommer. La domanda è sempre una: davvero, nel 2024, ha ancora senso inserire nel calendario le soste per le nazionali? La risposta è abbastanza scontata. E la speranza è che questa sosta finisca presto, per rivedere l’Inter in campo. Sperando che proprio in campo possa rispondere a chi da otto giorni blatera sparando a zero sulla capolista.

Pubblicato da
Riccardo Spignesi

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