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Spalletti a Sky: “Parole di Marotta OK, ma i 3 anni sono un segno! Inter…”

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Luciano Spalletti – intervistato da “Sky Sport” – analizza il momento difficile dell’Inter, chiamata a fare risultato in casa del Parma per provare a uscire dalla crisi, soprattutto di risultati

PARMA OSTACOLO DURO – L’Inter cerca ancora i primi tre punti del 2019, Luciano Spalletti non nasconde le difficoltà: «Chiaramente, in un momento come questo dove tutto rischia di essere messo in discussione, ci sono delle cose da difendere e dobbiamo essere bravi a non buttare via tutto. Ci sono delle cose che ci hanno portato a questo punto e dobbiamo preservarle: il mio lavoro sta nel fare capire al gruppo le differenze, anche se la prossima partita in casa del Parma è delicata. Servirà una prestazione al livello del momento che stiamo attraversando, ma mettendoci anche il cuore riusciremo a ottenere più cose. Contro il Parma, oltre a Keita Baldé, non ci sarà neanche Borja Valero, mentre Radja Nainggolan l’ho visto meglio nell’ultima partita e ancora meglio negli ultimi allenamenti sviluppati: mi aspetto grandi risposte da lui».

ATTENZIONE AI PARTICOLARI – Il problema dell’Inter nelle ultime uscite è legato soprattutto all’atteggiamento superficiale, Spalletti indica la via per uscire dalla crisi di risultati: «Il terzo posto dell’Inter è una conseguenza dell’analisi del momento non facile che stiamo attraversando. Abbiamo avuto contro molti particolari che possono fare la differenza in questi equilibri, ma noi abbiamo delle qualità importanti e ultimamente non abbiamo messo in mostra tutto quello che possediamo. I dettagli fanno la differenza: i nostri avversari riescono sempre a tirar fuori il massimo contro di noi perché sono più stimolati».

ESALTARSI NEI PROBLEMI – Spalletti sente ancora la fiducia di tutta la società e non lo nasconde: «Sicuramente mi ha fatto piacere la precisazione di Beppe Marotta sulla mia posizione, ma l’accordo triennale è segno che eravamo già consapevoli che ci fosse bisogno di tempo per portare l’Inter dove vogliamo. Io non ho mai avuto dubbi, ma bisogna essere realisti. Nella prossima partita nessuno ci potrà aiutare, così come nessuno ci potrà togliere qualcosa, perché le risposte che dobbiamo dare non sono nei ringraziamenti da fare a qualcuno, bensì dobbiamo dare risposte sul campo: serve solo il risultato. Che mi esalto nei momenti difficili lo dice il percorso fatto, in cui si trovano tutti i contenuti di una persona: c’è un percorso di venticinque anni, in cui momenti come questi si passano, si discute e si chiacchiera, perché poi si trova la soluzione andando in campo, giocando e facendo vedere chi ha ragione».

Pubblicato da
Andrea Turano

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