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Skriniar: «Non giocavo perché Conte non aveva motivo di cambiare l’Inter»

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Skriniar torna sulle parole sul suo conto dopo le difficoltà nella passata stagione agli ordini di Conte. E lo fa con la classe che lo contraddistingue, rispendendo al mittente ogni polemica. Di seguito la seconda parte della sua lunga intervista al portale slovacco Sport Aktuality

DI NUOVO TITOLARE – Dopo aver parlato della stagione attuale (vedi prima parte), la soddisfazione maggiore per Milan Skriniar è essere tornato protagonista con la maglia dell’Inter dopo tante voci sul suo conto: «Mi rende davvero felice. È vero che alla fine della scorsa stagione, quando la squadra è andata bene in Europa League, sono uscito dalla formazione titolare. L’allenatore (Antonio Conte, ndr) quindi non aveva motivo di cambiare l’undici di partenza. Tuttavia, dopo la prima partita della nuova stagione, sono tornato alle origini. Successivamente è arrivato il periodo sfortunato a causa del Covid-19, ma poi ho ripreso a giocare con continuità. L’Inter ha un’ottima squadra. L’allenatore può scegliere tra la forte concorrenza. Si lotta per un posto da titolare praticamente ogni giorno. Devo anche cercare di mantenere la mia posizione. Il fatto di essere tornato in tempi relativamente brevi è una soddisfazione per me. Ora non mi resta che continuare e lavorare su me stesso in modo che nulla possa cambiare in questa direzione. Voglio continuare a lavorare in modo da poter aiutare costantemente la squadra con le mie prestazioni. Le prestazioni ora sono buone, ma ciò non significa che non possano essere migliori. C’è sempre spazio per ulteriori progressi».

ESCLUSIONE NORMALE – Skriniar ribadisce che non esiste nessun caso per quanto successo l’anno scorso, anzi: «Ho un’età in cui è importante vivere un’esperienza come quella. E sono contento che non mi abbia frenato. Mi sono motivato e, appena ho potuto, l’ho dimostrato in campo. Ho giocato quasi tutte le partite di campionato nell’ultima stagione di Serie A. Ho saltato solo la parte in cui Conte ha fatto ruotare abbastanza spesso la formazione. Non ho giocato in Europa League, in cui la squadra ha fatto bene. Nella formazione c’erano quasi sempre gli stessi giocatori e io non appartenevo a quel gruppo. Tuttavia, non mi sono mai arrabbiato. Al contrario, ho aiutato la squadra più che potevo. Sapevo che al momento era difficile scendere in campo. La situazione è cambiata e credo che continuerà come adesso. Anche se è chiaro che ci sono almeno due calciatori di qualità in ogni ruolo della squadra. Stefan de Vrij e Alessandro Bastoni? Penso che funzioni bene per noi nel trio. Come squadra abbiamo segnato un po’ più gol rispetto allo scorso anno, ma è anche dovuto al fatto che siamo più offensivi. Quindi, anche se abbiamo subito più gol, abbiamo anche segnato di più».

Fonte: Sport Aktuality – Miroslav Antol

Pubblicato da
Andrea Turano

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