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Pandev: “Mourinho leale! Io arrivato all’Inter al 20%, ma non so come…”

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Pandev – ex attaccante dell’Inter, oggi in forza al Genoa -, intervistato dal portale “CalcioMercato.com”, racconta alcuni aneddoti del suo ritorno a Milano a gennaio 2010. Voluto fortemente da Mourinho, il classe ’83 macedone diventerà protagonista della stagione del Triplete. Ecco il secondo estratto dell’intervista odierna (vedi primo estratto)

INTER BIS – L’avventura italiana di Goran Pandev è iniziata nel 2001 nel Settore Giovanile dell’Inter, squadra in cui ha fatto ritorno nel 2010 dopo essersi liberato dalla Lazio. Ed è proprio quello l’anno più importante della carriera calcistica dell’attaccante macedone: «Ho lavorato con José Mourinho sei mesi all’Inter e abbiamo vinto tutto. Mourinho è una persona sincera, molto leale, ti parla tanto, riesce a entrare in sintonia con i suoi giocatori. Ti dice sempre tutto in faccia, personalmente e davanti alla squadra, e in quel periodo con tanti campioni, questa qualità ha fatto la differenza. […] Quando Carlo (l’agente Pallavicino, ndr) mi ha chiamato erano i primi di gennaio. Mi ha detto solo questo: “Mourinho ti vuole”. Mi sembrava di essere tornato a quel giorno di tanto tempo prima, non ci credevo. L’Inter è la squadra che mi ha portato in Italia e mi sentivo in debito. Avevo altre proposte, ma io volevo solo l’Inter».

EFFETTO MOURINHO – Pandev ricorda il suo primo “secondo” rocambolesco impatto con l’ambiente nerazzurro: «La squadra era rientrata da Dubai, dove svolgeva il ritiro. Io sono arrivato alla Pinetina il 3 gennaio. Quando Mourinho mi ha chiamato e mi ha spiegato un po’ di cose, ho pensato: sono tornato a casa. Sentivo che dovevo dare il massimo. Voglio raccontarti una cosa. In quel momento, la mia condizione fisica dopo sei mesi d’inattività era sì e no al 20%. Nonostante tanti sforzi per allenarmi separatamente, soltanto il ritmo gara ti dà la giusta condizione. Se ho fatto ciò che ho fatto, bene o male, è stato solo per la tensione emotiva che avevo accumulato nei mesi fuori rosa e che Mourinho ha saputo tramutare in carica nervosa e voglia di rivalsa. Il corpo conserva sempre per se qualche energia nascosta. Mourinho ha attinto lì, non so spiegare meglio come. Mi avessero detto che avremmo fatto il Triplete non ci avrei mai creduto, e invece abbiamo vinto tutto. Un sogno appunto. Come ho detto prima la vita non lo sai cosa ti porta».

Fonte: CalcioMercato.com – Leo Andervolti

Pubblicato da
Andrea Turano

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