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Marotta: «Inter, due icone! Sogni di calciomercato? Un concetto»

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Marotta snocciola poi qualche curiosità legata al passato di Juventus e Inter, svelando i campioni che ritiene più iconici. L’amministratore delegato nerazzurro, che ha svelato il motivo principale per il quale l’idea San Siro come ‘nuovo’ stadio è stata abbandonata, dice la sua anche sul Pallone d’Oro e sui sogni di calciomercato. Di seguito la parte finale del suo lungo intervento al podcast Wolf

ICONICI – Giuseppe Marotta è un grande appassionato di calcio, a prescindere dal suo ruolo dirigenziale. L’amministratore delegato nerazzurro individua due calciatori iconici dell’Inter e due della Juventus: «Come appassionato di calcio dico Sivori e Del Piero per la Juventus. Per l’Inter dico Sandro Mazzola che era sicuramente il giocatore migliore dei suoi anni e invece negli ultimi vent’anni Zanetti. L’allenatore italiano più forte della storia del calcio? Intanto il profilo dell’allenatore si è evoluto tantissimo come quello del calciatore, che adesso è un piccolo imprenditore. Sicuramente quello che in Italia ha vinto di più e meritatamente è Ancelotti, perché ha vinto in tutte le Nazioni. Sacchi è stato un innovatore, ha dato il via a un calcio diverso e moderno».

NESSUNO SCANDALO – Marotta non vede particolari scandali nell’assegnazione del Pallone d’Oro: «Intanto l’assegnazione avviene attraverso una votazione che negli ultimi anni è cambiata, prima i giudici erano in numero contenuto e sono tutti giornalisti. Quindi può essere che magari il giornalista spagnolo voti il calciatore spagnolo. Andando indietro nel tempo quasi sempre è stato assegnato, a mio giudizio, a un calciatore che se non era il numero uno magari era il numero due. Non ci sono stati tanti scandali. Palloni d’Oro controversi? Magari in alcune annate non c’erano i campioni veri, gli ultimi dieci anni solo Messi e Cristiano Ronaldo ma è stato il momento storico perché erano i più forti».

SOLDI MA NON SOLO – Marotta parla poi di due fenomeni emergenti: «Se America e Arabia Saudita potranno competere con l’Europa? Quello del mondo arabo non è una bolla perché ha una ricchezza indecifrabile. I soldi ti aiutano ma non sono tutto, anche perché non vince chi spende di più. Ma avendo molti soldi, se riesci ad applicarli a una buona gestione caratterizzata da cultura del lavoro, riesci a vincere più facilmente. Il modello americano è un modello di business particolare, ma controllano anche loro un grande conto economico».

SOGNI DA NON SVELARE – Marotta chiude il suo intervento con un suo classico dire/non dire: «Sogno di calciomercato? Difficile fare tre nomi, ne dovrei fare trenta. Ce ne sono tanti, dico solo il concetto: spenderei molti soldi non puntando su un solo giocatore ma su diversi, ma siccome ho una squadra forte è una mancanza di rispetto. Va bene se dico Maradona (ride, ndr)?».

Pubblicato da
Viviana Campiti

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