Dimarco in una lunga intervista rilasciata su TuttoSport (vedi prima parte) ha continuato a parlare del suo ritorno all’Inter dopo anni di prestito, della differenza di gioco tra Simone Inzaghi e Antonio Conte, e la crescita al Verona sotto la guida Juric, che domani incontrerà a San Siro.
IL RITORNO – Dimarco continua a parlare del suo ritorno all’Inter, citando una figura importante nel suo percorso di crescita: «Ho sempre creduto nel ritorno all’Inter, sin da quando sono andato ad Ascoli nel 2016. In casa sono tutti tifosi dell’Inter, e il fatto di aver iniziato a 6-7 anni ha ulteriormente rafforzato la nostra fede. Una persona fondamentale nel mio percorso di crescita è stato Stefano Vecchi in Primavera, mi ha fatto crescere di più. A Parma ho capito di poter diventare un giocatore di Serie A. Giocare con mio fratello per l’Inter? Sarebbe un sogno, però lui adesso deve pensare a divertirsi e migliorare».
LE DIFFERENZE – Dimarco parla delle differenze tra Inzaghi e Conte: «Con Inzaghi più libertà di esprimersi rispetto Conte? Io posso giudicare poco perché non giocavo molto con Conte, mi allenavo, ma la partita la vedevo spesso da fuori. Il modo di fare calcio fra i due è però diverso. Per esempio con Inzaghi facciamo molte rotazioni, a volte il terzo centrale difensivo si trova a fare l’esterno e l’esterno si abbassa a nei tre dietro o si accentra vicino agli attaccanti. Di Conte mi aveva colpito molto il modo di lavorare. Quando lui è arrivato all’Inter, era la prima volta che tornavo pure io in prima squadra dopo alcuni anni in prestito, e ho notato un cambiamento totale. L’Inter era diventata più squadra».
A VERONA – Dimarco parla di un’altra figura importante per la sua crescita, cioè Ivan Juric, che lo ha allenato per un anno e mezzo e domani incontrerà nuovamente a San Siro: «Al Verona con Juric inizialmente giocavo poco, e mi domandavo se fosse stata la scelta giusta. Poi Juric mi ha dato opportunità e sono stato bravo a ripagarlo. A volte ha iniziato ha schierarmi in difesa, è riuscito a mettermi in testa che potevo fare quel ruolo».
Fonte: TuttoSport – Federico Masini
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