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Conte con l’Atalanta reitera il messaggio: non c’è spazio per Eriksen

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Conte ancora una volta ha fatto capire il suo pensiero su Eriksen. Con l’Atalanta il centrocampista non è entrato in campo, nemmeno tra i cinque cambi.

ANCORA IN PANCHINA – Atalanta-Inter ha confermato quanto visto col Real Madrid. Non è questione di trovare abbastanza indizi per fare una prova, ormai la situazione è chiara. E va accettata. Nel big match contro gli uomini di Gasperini Eriksen non ha visto il campo. Per la seconda volta consecutiva. Per di più stavolta Conte non si è limitato a effettuare tre cambi, come in Champions League. Li ha sfruttati tutti e cinque, scegliendo Gagliardini, Perisic, Lukaku. D’Ambrosio e Hakimi.

INAFFIDABILE – Eriksen era una delle poche opzioni offensive in panchina. Eppure Conte non l’ha considerato. Confermando quella che evidentemente è la sua visione. Il danese nei big match non può giocare. Troppo morbido o forse inaffidabile tatticamente. O entrambe. In ogni caso, con limiti che evidentemente superano di molto i potenziali plus. Qualunque sia la motivazione il tecnico di lui non si fida. E dunque non lo manda in campo, punto. In particolare va sottolineato che non si fida a farlo subentrare. In generale. Delle sei volte che è partito dalla panca solo tre volte lo ha sfruttato come cambio. Per 9, 11 e 22 minuti. Ancora una volta, sembra che il numero 24 non dia abbastanza in campo per giustificare un cambio di assetto o qualche forma di sacrificio per averlo.

MINUTI CHE PARLANO – Il minutaggio del centrocampista è la cartina al tornasole della sua situazione. E’ vero che Eriksen è partito titolare in 4 gare, ma i suoi minuti totali sono 301. Divisi per le sue 7 presenze fanno 43 di media a partita. Manco un tempo. Vidal, per dirne uno, è a oltre il doppio con 661. Nella rosa dell’Inter è il quindicesimo giocatore per minutaggio. Lo supera anche Darmian, subito dietro di lui c’è Skriniar con 259. Notate bene che il numero 24 è sempre stato disponibile. Niente problemi fisici né legati al Covid. In compenso i suoi compagni sì, anche i centrocampisti. Quindi queste sono pure scelte tecniche.

 

Pubblicato da
Giulio Di Cienzo

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