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Toldo: “Nell’Inter del Triplete tanti litigi in spogliatoio! Rifiutata la Juventus”

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Toldo ha parlato in un’intervista con “Azzurro Italia” su Antenna 3. L’ex portiere dell’Inter ha ricordato diversi episodi della sua carriera, in nerazzurro dal 2001 al 2010, fra cui le discussioni nella stagione del Triplete.

FERMIFrancesco Toldo commenta lo stop della Serie A: «Da cittadino il calcio, purtroppo, è l’ultimo dei pensieri. Quando accendi la TV, senti le notizie e vedi la città deserta il calcio viene dopo tutto il resto. I giudizi sul calcio li stanno dando tutti, io mi permetto di dire che si dovrebbero congelare tutti i campionati, non assegnare lo scudetto, mandare in Champions League le prime quattro e fermarsi. Però poi ci sono i problemi economici, non so quanto sarebbero risolti dai diritti TV. A sentire parlare di tanti soldi, in un momento in cui la realtà è diversa, i valori andrebbero riordinati. Credimi, l’Inter tutela i propri dipendenti. Non sono più dentro la società, ma so che ha tutela e rispetto dei propri dipendenti. Sicuramente non li lascerà a casa, poi magari verrò smentito ma non credo».

PREFERENZA – Toldo parla dell’Inter attuale: «Mi è piaciuta molto più quest’anno che gli anni scorsi. È stata più frizzante, ha cominciato a imporsi e comandare le partite: si vede che c’è forza e potenza. Ovviamente Antonio Conte è un martello, col suo staff dicono “O fate così o non siete nel gruppo”, è un diktat che va bene. Rispetto all’anno scorso mi piacciono di più perché tengono più palla. Anche nei miei anni c’erano dei blackout, ma questo fa parte dell’Inter. Passato juventino? Ho fatto otto anni alla Fiorentina e nove all’Inter, sono stato antagonista della Juventus. All’inizio è un po’ strano, però con Conte siamo stati compagni di squadra in Nazionale: è mestiere e lavoro. Ho rifiutato anche la Juventus, ho detto che non dovevano azzardarsi a chiedermelo: con tutto il rispetto parlando ma no. Penso sia stata una scelta coraggiosa, oltre tutti gli schemi».

ACCESI – Toldo conferma un litigio prima di Barcellona-Inter del 2010: «Sono successi tanti confronti, tante discussioni e tante litigate nello spogliatoio durante il Triplete… Ma sono state discussioni a fine positivo per la società, non per questioni personali. Una delle fortune del Triplete è stato che abbiamo messo da parte l’orgoglio personale, per far fruttare meglio la squadra. Quest’anno non so dire se all’interno dello spogliatoio sia meglio, però vedo un bell’ambiente: c’è entusiasmo, vedo i tifosi allo stadio che se fanno un passaggio sbagliato non viene giù San Siro come in altri tempi. C’è più positività».

SCELTE – Toldo conclude: «Sono voluto rimanere io all’Inter. Ho avuto belle proposte, ma le ho rifiutate tutte: volevo vincere con l’Inter, perché è molto più bello rispetto ad altre squadre. C’è sempre tensione, qualcosa di improvviso che capita: è come andare in mare in burrasca, raggiungere il porto è la soddisfazione maggiore. Avevo Bayern Monaco, Liverpool, Benfica e Real Madrid, ho detto “No mi dispiace”. Mi sono ritirato a trentatré anni dalla Nazionale e a trentotto dal calcio, è stata una scelta azzeccata: rifarei tutto come prima. Trovo che l’Inter sia una delle società più belle che ci siano al mondo. Mario Balotelli? Gli abbiamo voluto molto bene. Di errori ne ha fatti, aveva un fisico prorompente e c’era una lotta all’interno dello spogliatoio fra lui e Zlatan Ibrahimovic. È esuberante, questa sua esuberanza a volte viene strumentalizzata ma è veramente un bravissimo ragazzo».

Pubblicato da
Riccardo Spignesi

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