Suning sotto assedio in Cina, Zhang passa alle maniere forti. L’Inter non c’entra
Suning è spesso sulla bocca di tutti, ma finché si tratta dell’Italia calcistica causa Inter poco importa. Nell’ultimo periodo, però, il nome dell’azienda della famiglia Zhang è messo in cattiva luce anche in Cina, dove si preannunciano battaglie più che mediatiche
BOTTA E RISPOSTA – I pensieri calcistici della proprietà Suning sono sicuramente secondari rispetto a quelli legati all’azienda principale. Alle questioni di casa Inter pensa il Presidente Steven Zhang, che può fare spola tra Milano e Nanchino. In Cina, invece, è il padre e proprietario Zhang Jindong a occuparsi del tutto. Negli ultimi giorni, e in particolare nelle ultime ore, Suning è finita al centro di un polverone mediatico da cui la famiglia Zhang sta cercando di difendersi al meglio. Minacciando anche ripercussioni legali dopo le voci sull’imminente bancarotta della controllata Suning Real Estate. In mezzo ci sono questioni economico-finanziarie con i colossi Alibaba ed Evergrande, da tempo soci in affari di Suning. Una situazione su cui, quasi sicuramente, si farà chiarezza nei prossimi giorni. Intanto l’unica cosa da sapere è che l’Inter – con tutti i suoi problemi finanziari dell’ultimo anno – non rientra in questi discorsi. Perché il business sportivo, che “pesa” per una percentuale minima, è staccato dalle altre attività della proprietà Suning.