Nella giornata di ieri l’Inter ha reso noto il bilancio della stagione 2020-2021, con un passivo record per il calcio italiano (vedi articolo). L’agente Parisi, ospite di Sportitalia Mercato, critica la gestione Suning e ritiene che la cessione di Lukaku sia stata inevitabile.
IL PROBLEMA NASCE IN CINA – Per Fabio Parisi la proprietà cinese è una delle responsabili del passivo di bilancio dell’Inter: «Ci si deve interrogare sulla solidità del gruppo Suning. Il fatto che vengano o non vengano non conta: è la società che c’è qua e lavora, e ha fatto cose egregie. Quello che stanno facendo nella sede dell’Inter non si può discutere, il problema non è che non c’è Steven Zhang. È che ci sono dei ricavi e dei costi, se poi fai dei ricavi infinitamente inferiori ai costi poi esce questo bilancio. L’Inter ha vinto lo scudetto perché aveva il centravanti più forte al mondo in questo momento, che si chiama Romelu Lukaku, e per averlo gli ha dovuto dare uno stipendio che è insostenibile. I conti sono questi, parliamo di cose reali: per vincere lo scudetto si sono indebitati. Anche se la comprano Jeff Bezos o Elon Musk domani mattina continuerà a perdere soldi, come fanno il Milan, la Juventus e la Roma. Questo perché è un sistema insostenibile quello messo in piedi dalla Lega Serie A».
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