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Cruciani: “Lotito non è un criminale, se l’Inter fosse prima farebbe l’inferno”

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Giuseppe Cruciani è intervenuto ai microfoni di “Tutti Convocati” su Radio 24 esponendo le sue posizioni, colorite come suo stile, in merito alla ripresa del campionato

IO STO CON GALLIANI – Sempre su “Tutti Convocati” ieri si è espresso Adriano Galliani, di cui Cruciani condivide le posizioni: «Mi sono già iscritto al team Galliani, di tutte le cose che sono state dette nell’ultimo mese e mezzo Galliani è l’unico ad aver messo sul piatto idee concrete partendo dal principio irrinunciabile da che i campionati vanno finiti, non è importante il mese, a situazione eccezionale risposta eccezionale. Non si può cancellare una stagione e cominciarne un’altra. Abbiamo rivoluzionato i calendari per il disgraziato Mondiale in Qatar, una roba folle decisa anni fa per motivi X, accetteremo di modificare questo. Tutti hanno interessi, l’unico che possono accettare è che la stagione debba essere terminata».

RIPRESA ALLENAMENTI – Secondo Cruciani è possibile riprendere gli allenamenti in tempi brevi: «E’ scontato dire che non decide solo il calcio, siamo di fronte a una roba incredibile. Qualcuno osa dire che la questione non può essere risolta coi medici sportivi, ma se ci mettiamo in testa che si torna a giocare quando c’è rischio zero si rischia di non tornare a giocare più. Accettiamo il fatto che i giocatori non sono diversi da operai e altri lavoratori, se non dal punto di vista del denaro. Quando la situazione si sarà normalizzata si potrà ricominciare sulla base di protocolli rigidissimi, non stiamo chiedendo un sacrificio enorme».

LE POSIZIONI DI LOTITO – Cruciani difende anche il presidente della Lazio che ha espresso le sue posizioni, molto criticate, in questi ultimi tempi: «Lotito viene fatto passare come un criminale che se ne fotte del virus e dei morti, c’è chi dice che non si può giocare davanti ai morti, ma non è un sentimento diffuso la gente non vede l’ora si ricominci a giocare. Non è una cosa criminale dire che si può riprendere. Se l’Inter fosse prima con 4 punti di vantaggio farebbe l’inferno per chiudere la stagione anche in dicembre, tutti i ragionamenti sono condizionati dalla posizione in classifica».

Pubblicato da
Alessandro Cocco

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