Interviste

De Zerbi: “Sassuolo, 5 fuori e su un difensore non voglio rischi. Inter…”

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De Zerbi, oltre che a Sky Sport (vedi articolo), ha parlato anche in conferenza stampa alla vigilia di Sassuolo-Inter. Queste le parole dell’allenatore neroverde alla vigilia dell’anticipo della nona giornata di Serie A, in programma domani alle ore 15.

CONFERENZA DE ZERBI – Questa la conferenza stampa di Roberto De Zerbi alla vigilia di Sassuolo-Inter.

Che avversario si aspetta?

L’Inter rimane una grande squadra, una delle più forti in Italia, al di là del momento che sta passando e della sconfitta di mercoledì. Noi rimaniamo una squadra che sta cercando di fare qualcosa in più delle aspettative. La partita è difficile, ma non ci deve spostare la difficoltà sul coraggio, l’attenzione e la voglia di fare risultato. Non andremo all’arrembaggio e non saremo troppo attendisti o attenti al risultato: saremo i soliti, cioè coraggiosi, spero intraprendenti e vogliosi di fare una partita. Ci saranno momenti in cui bisognerà difendersi, ma anche più momenti nei quali ci sarà da fare la partita. Lì dovremo essere determinati e precisi, con qualità per mettere in difficoltà l’Inter.

Sarà una partita aperta?

L’Inter fa tanti gol, ha giocatori offensivi forti sotto tutti i punti di vista. Questi li abbiamo anche noi, quindi sicuramente ci saranno occasioni da gol da parte di tutte e due le squadre. Noi adesso stiamo facendo bene perché siamo attenti anche dietro: non è cambiata la modalità di gioco, è cambiato il livello di attenzione dei giocatori. Per un difensore toccare la palla tante volte potrebbe essere un rischio, perché poi di difficile c’è anche la fase difensiva. Il fatto che stiamo lavorando assieme da tanto tempo aiuta a non spostare il focus mentale solo in direzione della fase di non possesso.

De Zerbi che giudizio dà della difesa?

È cresciuto il singolo nella fase difensiva, nell’interpretazione della gara. Non abbiamo cambiato qualcosa, non è merito mio: è merito dei giocatori che stanno dando qualcosa in più. Ferrari? Il suo miglioramento è stato coronato anche dalla convocazione in Nazionale. Rogério sta diventando un giocatore puro, era già forte prima e adesso sta anche migliorando nell’attenzione. Chiriches è un valore aggiunto per me: stasera dobbiamo capire se c’è domani o no, perché ha avuto qualche problemino in settimana. Marlon, con Udinese e Verona, ha dato garanzie al 100%, senza contare Ayhan, Peluso e Toljan. Sta crescendo tutto il reparto, ecco perché sta facendo bene. E poi c’è un portiere che sta parando e avendo un rendimento molto alto (Consigli, ndr).

Chi mancherà domani per Sassuolo-Inter?

Abbiamo fuori Caputo, Defrel, Haraslin, Ricci e Romagna, che non lo cito mai ma è un’assenza pesante sotto tutti i punti di vista. Poi abbiamo il rischio Chiriches: vediamo oggi in allenamento, la mia intenzione è che se ci fosse un rischio non andrebbe preso con lui. Su otto partite ne ha fatte sette alla grande, saltare una partita e riprendere la prossima non sarebbe un problema: lo sarebbe se giocasse domani e stesse fuori più a lungo. La società mi ha messo a disposizione una rosa importante, siamo pronti a sopperire alle assenze. Poi non è che Marlon e Raspadori non siano titolari: è chiaro che mi farebbe piacere avere la rosa al completo, ma guardando anche le altre squadre le assenze sono all’ordine del giorno.

Per De Zerbi la partita di domani è una delle più complicate?

Verona e Atalanta sono penso le partite più difficili come interpretazione. Con l’Inter è più difficile, perché giocano un calcio organizzato e hanno giocatori forti. Sono delle partite tutte diverse, forse la cosa che le accomuna è che hanno grande fisicità entrambe le squadre. Questo sì, però sono partite un po’ diverse.

Cosa manca per vedere il Sassuolo al 100%, secondo De Zerbi?

Io quando parlo del 60-65% mi riferisco agli infortunati che abbiamo fuori, che sono giocatori importanti. Mi riferisco a Defrel, Magnanelli che è un giocatore importante per noi e insostituibile. Con le soste per le nazionali non abbiamo avuto grandissimo tempo, però per noi è mancato un elemento indispensabile: nel passato abbiamo fatto della settimana un’arma importante. Quando recupereremo tutte queste cose arriveremo al 100%, che non vuol dire vincere o perdere ma sfruttare tutto il potenziale. Domani mi aspetto di crescere, ma non dirò se saremo cresciuti o meno a seconda del risultato.

Pubblicato da
Riccardo Spignesi

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