Interviste

Conte: «Eriksen ha sempre sentito la mia fiducia! Fatto piccolo passetto»

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Conte ha parlato in conferenza stampa a seguito di Napoli-Inter 1-1. Queste le risposte date dal tecnico ai giornalisti presenti allo Stadio Diego Armando Maradona, in occasione del posticipo della trentunesima giornata di Serie A.

CONFERENZA CONTE – Questa la conferenza stampa di Antonio Conte nel post partita di Napoli-Inter.

Cosa soddisfa di più stasera?

Non abbiamo perso la via che stiamo percorrendo, che ci ha portati al primo posto. Da questo punto di vista sono soddisfatto, abbiamo dato una prova di forza.

La classifica dice +9 e saldo positivo negli scontri diretti, ma quello che può contare di più è la reazione nella ripresa?

Sì, anche perché questo tipo di partite le avremmo in passato un po’ subite, dal punto di vista psicologico. Invece quello che è cresciuto in questa squadra è dal punto di vista calcistico, ma anche da quello mentale. È una squadra che, al di là dell’evento positivo e negativo, rimane concentrata sapendo quello che deve fare. Io penso che questo sia stato lo step più importante che siamo riusciti a fare nel tempo coi ragazzi.

Cosa c’è alla base della crescita di Eriksen? Più merito suo o di Conte?

Penso che, quando un giocatore migliora, sia merito di tutti. Innanzitutto è merito del calciatore, che anche in momenti difficili non si è abbattuto. Anche perché ha sempre avvertito la fiducia da parte mia, da parte dei compagni e da parte del club. Lui è sempre stato trattato da giocatore importante, come gli altri. Abbiamo avuto la possibilità di lavorare di più con lui, ha avuto bisogno di un po’ più di tempo per ambientarsi e capire alcune situazioni. Adesso, sicuramente, è un calciatore per noi ritrovato. Penso che il merito sia da condividere con tutti: con i compagni, che l’hanno sempre coinvolto, con lo staff che l’ha preso singolarmente nei video per fargli vedere alcune situazioni. Penso che l’allenatore debba mettere i giocatori nelle migliori condizioni, poi è normale che devo fare scelte e giochino in undici più i cambi.

Nello spogliatoio Conte ha scritto che importano i titoli da vincere più che i riconoscimenti personali?

Questa è una cosa che io amo ribadire alle persone che lavorano con me: non solo ai calciatori, ma a tutto lo staff. Tutti sono capaci di fare un buon lavoro, in pochi sono capaci di vincere. È quello che fa la differenza, così per i calciatori. Rimanere all’Inter tanti anni ma senza vincere non fa entrare nella storia della società: è questo che io cerco di far passare ai ragazzi dal primo giorno, a quelli vogliosi di fare la storia ed entrare nella storia dell’Inter.

Il piano B si è visto stasera, quando l’Inter è andata sotto in quel modo?

Io penso che oggi abbiamo dato una buona dimostrazione di forza. Abbiamo dato una dimostrazione del perché siamo in testa alla classifica, anche. Io penso che venire a Napoli e fare questo tipo di partita, andare sotto con un episodio sfortunato con una squadra forte e riuscire poi, al di là di raggiungere il pareggio, a pensare sempre a vincere penso sia una soddisfazione per me. Abbiamo fatto un piccolo passetto: oggi abbiamo perso due punti nei confronti del Milan e dell’Atalanta, quindi dobbiamo continuare a pedalare. Però, ripeto, quello che stiamo facendo mi soddisfa.

La scorsa settimana abbiamo visto partite di una bellezza inaudita. La palla di Lautaro Martinez a Barella nel primo tempo è da fantascienza: secondo Conte l’argentino è ai livelli della Champions League?

Lautaro Martinez ha fatto una crescita secondo me esponenziale, così come tutti gli altri. Però lui lo vedi: è tangibile, anche per la giovane età. Stiamo parlando di un ragazzo che è veramente molto giovane, non ha grandissima esperienza ma ha capito che se vuole diventare un top player deve continuare a fare quello che sta facendo. Oggi è totalmente dentro, focalizzato e molto attento su tutti i particolari.

Conte è pronto per la Superlega?

Ho letto un pochettino così, però adesso siamo talmente focalizzati sul presente, sul fare quel qualcosa di veramente straordinario per noi e per il club, che poi avremo tempo per fare delle valutazioni. Io sono nato pronto, non è una mia battuta (ride, ndr).

Pubblicato da
Riccardo Spignesi

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