Interviste

Calhanoglu: «Benfica? Già decisiva! Asllani sente, ascolta e prova»

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Calhanoglu, in conferenza stampa insieme a Inzaghi, per parlare della seconda sfida di UEFA Champions League in programma domani, martedì 3 ottobre alle 21 contro il Benfica.

CONFERENZA CALHANOGLU − Le parole di Hakan Calhanoglu in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Benfica:

Quanto vi sentite cresciuti dopo la stagione scorsa? Che difficoltà comporta riaffrontare il Benfica?

L’anno scorso siamo arrivati in finale, purtroppo non abbiamo portato la coppa a casa però sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto e di quello che siamo. Siamo forti e lo sappiamo, abbiamo migliorato tante cose l’anno scorso mentre in questo abbiamo iniziato molto bene in campionato, con uno scivolone col Sassuolo dove abbiamo perso. Però ci può stare, giocando ogni tre giorni: il nostro gruppo è pronto per questa sfida. L’anno scorso non ho giocato col Benfica perché ero infortunato, al ritorno invece sono entrato. Per domani non so ancora se giocherò, decide il mister. Il Benfica ha grandi individualità e un mio ex allenatore, che ho avuto tre anni a Leverkusen: non vedo l’ora di affrontarli domani.

L’ultima vittoria può caricare?

La nostra mentalità è sempre la stessa, siamo sempre pronti. I nuovi arrivati sono veramente forti, c’è un bel gruppo in spogliatoio e un bel clima. Noi non vogliamo mollare mai: l’anno scorso abbiamo fatto qualche errore contro le piccole, invece quest’anno siamo sempre preparati e sempre sul pezzo.

Domani può essere già decisiva?

Sì, sono d’accordo. Noi vogliamo vincere questa partita, sappiamo che servono i punti. Come ho detto prima ci siamo preparati bene, abbiamo scaricato due giorni e siamo pronti ad affrontare questa partita domani. Sappiamo che non sarà facile, però daremo tutto in campo domani coi nostri tifosi che aspettano. Con il loro carico sicuramente faremo una bella gara.

Nelle ultime partite si è visto che gli avversari hanno provato a fermare il centrocampo dell’Inter. Per Calhanoglu quali sono le contromisure da attuare?

C’è sempre tanto da migliorare, io in questi due anni mi sono migliorato in tante cose. Abbiamo analizzato queste partite, il nostro mister e il suo staff analizzano le partite: noi faremo in campo tutto quello che dicono. Ci danno sempre una grande mano, poi certo vogliamo sempre rubare palla in mezzo: è il mio punto di vista e il mio obiettivo. Poi dobbiamo sempre verticalizzare il gioco.

Davanti alla difesa hai un’attenzione più particolare nei confronti degli avversari?

Certo che l’attenzione è sempre più alta, perché devi dare una mano in fase offensiva e difensiva. Io cercherò sempre di stare attento, ma allo stesso momento sono tranquillo perché non mi metto così tanta pressione. Con grande intelligenza darò una mano ai miei compagni.

Oltre al portiere, la novità del Benfica è Di Maria.

Lui è simile a Berardi, dobbiamo stare attenti perché Di Maria ha grandi qualità e giocato grandi partite. Ma non solo lui: in tanti sono molto forti. Saranno importanti i dettagli in campo.

Calhanoglu, sei da tanti anni in Italia e ora hai anche un commissario tecnico italiano nella Turchia.

Prima di tutto questo voglio ringraziare il nostro ex allenatore Stefan Kuntz. Il calcio è così, lui ha fatto un grande lavoro. Abbiamo già parlato al telefono io e mister Montella, voleva un po’ di feedback della squadra e com’è la situazione della nostra nazionale. Ho avuto lui nel mio primo anno al Milan, lo conosciamo già. Sono contento, perché avere un allenatore italiano è sempre bello: il calcio in Italia è sempre più avanti.

L’Inter è favorita per questa partita col Benfica?

In Champions League tutte le partite sono sempre difficili. Favoriti sono tutti quelli che ci sono nel gruppo, sono tutti forti e non c’è una favorita. Con il mio ex allenatore Schmidt sì, ci siamo sentiti già tante volte: sono contento di rivederlo domani, l’ultimo messaggio da lui era quando eravamo in finale e mi aveva scritto che sperava che vincessi la coppa. Purtroppo non è successo. Lui è una grande persona per me, è stato molto importante per la mia crescita al Leverkusen. Sono contento per Kokçu e il suo trasferimento al Benfica, di grande valore: è un bravissimo giocatore e un bravissimo uomo. Noi giochiamo in nazionale, sono contento per lui e per quello che fa adesso al Benfica.

Ex Milan ma sei uno dei più amati della tifoseria nerazzurra, addirittura la Curva Nord ha fatto un coro personalizzato. Com’è scattato questo feeling tra Calhanoglu e la gente?

Questo feeling purtroppo non si può spiegare, si può solo vivere in quei momenti. Quando sei in campo, quando senti la gente che ti dà una forza incredibile ci sono delle emozioni non solo per me ma anche per la mia famiglia. Mia mamma a casa ha pianto, era felice e orgogliosa di questo così come mia moglie. Io darò sempre tutto per questa maglia, non mi dimenticherò mai la mia prima giornata all’Inter come mi hanno dato una grande mano. Arrivare dal Milan all’Inter sapete com’è: ringrazio tutti per la forza e quello che mi danno.

Sei diventato uno dei migliori play in Europa e sostituirti non è facile: cosa dici ad Asllani, da giocatore esperto?

Io e lui abbiamo un bel rapporto, dal primo anno che è venuto qua ho parlato tanto con lui perché ha qualcosa di particolare: tanta qualità. Quello che ci diciamo deve rimanere fra di noi, però se volete sapere quello che gli dico sempre è di dare in allenamento il massimo, essere più aggressivo e con più fame anche nei duelli. Lui sta imparando e migliorando, è un bravissimo ragazzo che sente, ascolta e prova.

Pubblicato da
Sandro Caramazza

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