Ausilio continua le interviste su Inter TV nel post partita della vittoria per 5-2 contro l’Udinese. Di seguito tutte le sue dichiarazioni al canale tematico ufficiale.
GRANDE GIOIA – Piero Ausilio parla a Inter TV dopo Inter-Udinese: «Che sapore ha questo scudetto? Non posso raccontare tutta la storia di questi ventiquattro anni, perché passerebbe una partita intera. Ho rivisto tantissime cose, mi sono passati davanti tanti momenti. Sicuramente di gioia: ho fatto parte della famiglia Moratti, un progetto vincente degli anni passati. Però gli ultimi erano di sofferenza, questo scudetto per me è davvero speciale. Mi sento protagonista al 100% di questo titolo, non è arrivato per caso ma attraverso un lungo progetto. Finalmente abbiamo ripagato gli anni di sacrifici in questa stagione».
GRANDE GRUPPO – Ausilio giudica la rosa dell’Inter: «Un grandissimo gruppo, davvero. Un gruppo che è nato con Antonio Conte l’anno scorso, plasmato attraverso il lavoro e i risultati. Essere stati protagonisti in Europa League, arrivando secondi a -1 dalla Juventus, era già un risultato. Quest’anno siamo stati fantastici. È arrivato un giocatore forte come Achraf Hakimi, ma il gruppo si stava già compattando. Faceva intuire che c’era qualcosa di speciale, c’era un’aria particolare. Io me lo aspettavo».
MOMENTI DECISIVI – Ausilio valuta la stagione: «La squadra ha fatto momenti non difficili, ma di stanchezza. Non ci siamo mai fermati, ricordo che dopo la finale di Europa League quasi tutti i ragazzi hanno raggiunto le proprie nazionali per mettersi a disposizione. Di fatto non ci siamo mai riposati, ai primi di settembre si parlava già del raduno. È normale che hai un po’ di stanchezza, ci siamo attardati in campionato ma la cavalcata è stata magnifica. L’uscita dalla Champions League è stata ingiusta, perché non abbiamo demeritato. Ma ci siamo rinforzati nella testa e nelle mentalità: non ci ha fermati più nessuno».
GRANDE CAVALCATA – Ausilio rivede la stagione: «È un mese che ci godiamo tutto soddisfatti e che ridiamo guardando le altre partite. Ricordo scudetti vinti sul finale, come Parma o la qualificazione in Champions League a Roma con la Lazio e con l’Empoli. Quelle sono partite da Inter, qui ci siamo divertiti molto nell’ultimo mese. Finire un campionato così difficile con quattro giornate d’anticipo è stata una cosa pazzesca».
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