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Inter-Shakhtar Donetsk: Bastoni e Godin barometri del pressing di Conte

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Sale l’attesa per Inter-Shakhtar Donetsk. Antonio Conte prepara la delicatissima finale di Europa League consapevole della forza della sua difesa. Ancora una volta, Diego Godin e Alessandro Bastoni avranno in mano il destino del pressing nerazzurro. Ecco perché

ALL’ULTIMO SANGUE – I nerazzurri di Antonio Conte hanno conosciuto, ieri sera, i prossimi avversari europei. La semifinale di lunedì sera vedrà in campo Inter-Shakhtar Donetsk. La formazione ucraina ha strapazzato il Basilea e affronterà l’Inter con grande entusiasmo e nessun timore reverenziale. Il club nerazzurro, per la prima volta dalla semifinale di Coppa Italia col Napoli, avrà a disposizione più di 4 giorni per preparare la gara.

NUOVI EQUILIBRI – Ieri Ashley Young ha ricordato quanto questo aspetto sia diventato estremamente insolito per i calciatori. In Inter-Shakhtar Donetsk servirà avere le batterie cariche al massimo per mettere a terra il tipo di pressing che Conte chiede. Il finale di stagione ha lanciato una nuova versione dell’Inter 2019/20, con una dimensione e un’attitudine europea, al pressing mirato, quasi sorprendente. Ciò che è mancato di più, post-lockdown, è stata proprio la mancanza di sincronia nei movimenti del terzetto difensivo. Anche in questo modo si spiegano i numerosi gol presi prima degli ultimi 4 clean sheet pre Europa League.

DECISIVI – Conte ha dovuto faticare parecchio, ma alla fine è riuscito a trovare un terzetto che riuscisse a soddisfare le sue richieste. Stefan de Vrij è inamovibile, ma questa non è (e non era) una novità. Alessandro Bastoni lo è diventato, ma anche lui nelle ultime uscite era finito nel calderone delle polemiche. Di Diego Godin neanche parliamo: leader vero e ritrovato (anche fisicamente) di una squadra che ha finalmente preso consapevolezza delle proprie potenzialità. In Inter-Shakhtar Donetsk sarà cruciale l’atteggiamento dei due difensori esterni del pacchetto, chiamati ad aggredire senza timore i funamboli del tecnico Luis Castro. Di fatto, la scelta dei difensori sulla pressione può cambiare il volto alla gara dell’Inter. Il recupero palla in transizione ha già fatto male al Bayer Leverkusen e gli ucraini non sembrano troppo diversi come filosofia generale. Dal coraggio di Godin e Bastoni, dunque, dipenderà una buona fetta di qualificazione.

Pubblicato da
Daniele Berardi

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